Anno 2 Numero 51 Mercoledì 26.03.03 ore 23.45 |
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Direttore Responsabile Guido Donati |
Scienza e astronomia in Italia: Open Day
all'ESRIN
Dal 31 marzo al 6 aprile. Giunta alla sua 13ma edizione grazie
all’impegno di tanti soggetti interessati e all’organizzazione del
MIUR, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
la Settimana della cultura scientifica e tecnologica propone quest’anno
il tema del DNA, “Dal DNA al genoma umano”, nel cinquantesimo
anniversario della scoperta. È una tra le più importanti scoperte del
secolo scorso, paragonabile forse solo a quella dell'energia atomica, e ha
consentito un enorme sviluppo delle conoscenze sulle basi molecolari della
vita, le cui applicazioni tecnologiche riguardano ormai capillarmente ogni
aspetto dell'esistenza umana.
Nel campo della Scienza della vita, l’Agenzia Spaziale Europea
dispone di una serie di programmi di ricerca finalizzati allo studio della
fisiologia umana e della biologia in condizioni di microgravità. Questi
programmi comportano una serie di esperimenti eseguiti dagli e sugli
astronauti che vivono nella Stazione Spaziale Internazionale, il più
grande progetto di stazione orbitante mai realizzato dall’uomo. Nella
Stazione, grazie anche alle missioni che l’ESA organizza regolarmente e
che permettono di tenere in perfetta efficienza le scialuppe di
salvataggio sostituendole con quelle nuove e di portare a bordo nuovi
rifornimenti per l’equipaggio permanente e per la Stazione stessa, sono
trasportati anche esperimenti che rimangono in orbita.
In questo modo si vogliono studiare i processi biologici a livello
cellulare, influenzati dalla variazione di gravità. La biologia nello
spazio segue infatti regole diverse. Le cellule dispongono di piccolissimi
organi che sono sensibili alla gravità e alle sue variazioni: i segnali
trasmessi da tali organi, che funzionano come sensori, influenzano i geni
che a loro volta innescano meccanismi di riproduzione ormonali in grado di
alterare le caratteristiche dell’organismo. Capire perché questo
avviene porterà a produrre diverse sostanze chimiche che potranno, ad
esempio, essere usate nel trattamento di malattie legati a tali fenomeni.
Si è scoperto inoltre che nello spazio i batteri si moltiplicano molto più
velocemente che sulla Terra e che le cellule del sistema immunitario umano
risultano invece inibite, rendendo l’organismo più vulnerabile e più
predisposto ad ammalarsi in orbita che sulla Terra. E proprio sull’uomo,
la ricerca che da anni si sta conducendo in microgravità, ha dato nuove e
significative informazioni sul funzionamento dell’apparato vestibolare e
del sistema cardiocircolatorio.
Per aprire questa settimana di incontri e convegni, gli istituti di
ricerca del Polo tecnologico dei Castelli Romani, tra cui ESA/ESRIN, hanno
organizzato conil patrocinio del Comune di Frascati, per il 1 aprile, ore
16, all’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini a Frascati, una
conferenza aperta al pubblico con la Prof. Senatrice Rita Levi
Montalcini. Alla conferenza parteciperanno anche i rappresentanti di
ESA/ESRIN, ENEA, INAF Osservatorio Astronomico di Roma e INFN.
In concomitanza con la XIII Settimana della cultura scientifica e tecnologica e in omaggio alla tradizione che vuole l’ESA attenta alla divulgazione e ospitale con gli studenti e gli appassionati di spazio, anche quest’anno come quelli passati, ESRIN, lo stabilimento italiano dell’ESA, apre i propri cancelli al pubblico. Il 2 aprile ci sarà l’Open Day 2003: una giornata dedicata alla
conoscenza e dell’approccio europeo allo spazio, con la presentazione
dei maggiori programmi dell’Agenzia Spaziale Europea e con la
partecipazione dell’astronauta europeo di nazionalità italiana Roberto
Vittori, che illustrerà la vita in orbita, a bordo della Stazione
Spaziale Internazionale, parlando della missione Marco Polo, alla quale ha
partecipato nell’aprile 2002, e mostrando alcuni filmati
“amatoriali” realizzati nella Stazione. Ci sarà inoltre
l’opportunità di visitare lo stabilimento, con le sue strutture di
ricerca. In ESRIN, infatti, ha sede il gruppo di scienziati che lavora con
ENVISAT, il più grande satellite di Osservazione della Terra, lanciato lo
scorso anno dall’ESA, che fornisce dati preziosissimi sullo stato di
salute del nostro pianeta, monitorando continuamente l’atmosfera, i
ghiacci, gli oceani e le terre emerse. Inoltre qui è il cuore informatico
dell’ESA, con la gestione di enormi data base scientifici e la
partecipazione a progetti di Rete internazionali quali il GRID, assieme ai
maggiori enti di ricerca mondiali, tra cui il CERN. Sempre in ESRIN,
lavora il team responsabile del Programma del piccolo razzo lanciatore
europeo Vega, operativo entro il 2006.
Dal 7 al 13 aprile. La IV Settimana nazionale dell'astronomia "Gli studenti fanno vedere le stelle" è aperta, come nelle precedenti edizioni, alle scuole con l'obiettivo di sollecitare tutti gli studenti a riscoprire la dimensione astronomica che, soprattutto in città, si va sempre più perdendo, e di sensibilizzare al problema della perdita di cieli bui, dovuti ad un uso non corretto dei sistemi d’illuminazione che stanno facendo perdere all'umanità lo spettacolo più affascinante di tutti i tempi, la visione di un cielo stellato. L'inaugurazione si terrà a Roma il 7 aprile, ore 17.30, presso il Palazzetto Mattei in Villa Celimontana, sede della Società Geografica Italiana. Per ESA parteciperanno l’astronauta europeo di nazionalità italiana Umberto Guidoni e il dott. Maurizio Fea, ESA senior Advisor on Earth Observation. Guidoni sarà il vero testimone della dimensione umana dell’astronomia, sia come astronauta, sia come scienziato, grazie alle sue due missioni in orbita nel 1996 e nel 2001. L’Agenzia Spaziale Europea, come per le scorse edizioni, ha messo a disposizione delle scuole che ne hanno fatto richiesta, materiale di divulgazione sui programmi spaziali europei, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana.
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