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di
Anna Maria Daniele
Fin dalla prima lezione tenuta alla facoltà di giurisprudenza, quello che impari è che la vita è diritto. Quello che, poi, successivamente capirai, ma che nessuno ti spiega, è che devi fare della tua vita il diritto! Ma questo è un altro problema. Quello di cui mi preme, invece, questa settimana parlare è di un'esperienza favolosa che, da pochi anni, quando posso, faccio. Mi riferisco al Festival della letteratura che si tiene ogni anno a Mantova , nella prima settimana di settembre. In queste manifestazioni comprendi, in realtà, quanto il diritto, pur assorbendo molti aspetti dell'esistenza, non li esaurisce tutti.. Il Festival è un mondo in cui le culture si incontrano e scontrano. È il punto i cui i pensieri e le parole si accordano per ritrovarsi. Qui puoi parlare con gli autori di cui tu hai letto i libri , di cui hai sentito parlare e che ti hanno appassionato e travolto. E perché no? Anche autori di cui tu non condividi alcuna idea. L'aspetto più affascinante per me è riscontrare la profondità culturale, non solo degli scrittori che vi partecipano, ma, altresì, del pubblico, che silenziosamente, e quasi con sacralità, assiste agli interventi. Dallo stesso pubblico, che può intervenire nel dialogo con l'autore, (non da tutti naturalmente, ma stranamente dalla maggior parte) traspare una grande e profonda cultura. Mi riferisco, non solo a quella strettamente legata ai libri, ma alla cultura di idee, di apertura mentale e di amore e per il dialogo e per la conoscenza (che anch'io stento ad avere, a volte). In questi posti ritorni ad amare l'Italia. Non voglio, comunque, idealizzare questo avvenimento. È questo uno spazio in cui gli autori presentano e promuovono i propri libri e in cui le idee politiche assumono uno spessore consistente. Personalmente non condivido nessuna idea politica del momento. Non andando né a destra, né a sinistra, vado diritto per la mia strada. Ciò mi permette di apprezzare senza riserve questo genere di manifestazioni. Quanto alla promozione dei libri…perché no? è un modo per avvicinare il pubblico alla "carta scritta". Inoltre , ci sono avvenimenti, anche, per i più piccoli, che non si riducono ad ingannare il tempo con giocattoli di tutti i tipi mentre i genitori si "acculturano", ma giocano con le parole e con gli autori delle stesse. Per me è bellissimo!!!! Come la mettiamo con la lontananza e con i soldi? Mantova non è così lontana. Il tempo che perdi per arrivarci, lo recuperi organizzando la giornata con tutti gli avvenimento possibili, visto che si susseguono l'un l'altro senza sosta (infatti, ti consegnano un opuscolo estremamente particolareggiato). I soldi? Beh, posso suggerire il volontariato, che quest'anno ha coinvolto più di 600 ragazzi. È questo, anche, un modo per socializzare per un ottimo fine. Prima di concludere, vorrei sottolineare che non ho ricevuto compensi per questa articolo (purtroppo, aggiungerei!), ma è un modo per far conoscere a quelli che si lamentano sempre di questa Italia e a quelli che sono semplicemente interessati, che c'è un mondo meraviglioso che li aspetta!!!!
www.festivaletteratura.it
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