Anno 2 Numero 55 Mercoledì 23.04.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati
 

TORNANO A CASA LE MONETE DI AMATHUNTE 

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In occasione della mostra rinascimentale dedicata al mito di Afrodite, il Ministro per i Beni Culturali, Giuliano Urbani, restituirà alla Repubblica cipriota un antico tesoro di monete originarie di Amathunte risalenti al IV secolo a.C. Il tesoro numismatico, esportato illegalmente da Cipro e recuperato in Italia nel 2002, è stato analizzato e studiato dall’équipe del prof. Salvatore Garraffo, direttore dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ITABC-CNR).

Un tesoro di 149 monete in argento del IV secolo a.C. originarie dell’antica città di Amathunte sta per tornare in patria, a Cipro. Domani 23 aprile, infatti, il Ministro per i Beni Culturali, Giuliano Urbani, restituirà alle autorità locali, in via provvisoria in attesa della conclusione dell’iter giudiziario, il prezioso patrimonio in occasione dell’inaugurazione della mostra rinascimentale dedicata al mito di Afrodite, a Nicosia. 
Le antiche monete, recuperate in Italia lo scorso anno dopo essere state esportate illegalmente da Cipro, sono state sottoposte ad un accurato studio dal team del prof. Salvatore Garraffo dell’ITABC-CNR, che ha pubblicato un volume per illustrare alla comunità scientifica internazionale l’importante ritrovamento: “Le monete rinvenute – spiega Garraffo – sono molto rare e costituiscono un documento di primario interesse per la ricostruzione della vita politica ed economica della città di Amathunte, all’epoca uno dei maggiori centri dell’isola. Più precisamente si tratta di cinque stateri e 144 tetroboli, spezzati secondo lo standard rodio diffuso nell’isola di Cipro nel IV secolo a.C e che recano impressa l’immagine del leone recumbente o della sua protome”. 
Come ha sottolineato nell’introduzione al libro curato dal CNR l’Ambasciatore italiano a Cipro, Gherardo La Francesca, la restituzione del prezioso reperto, patrimonio culturale dell’umanità, conferma gli intensi rapporti di collaborazione esistenti tra l’Italia e questo Paese: solo nell’ultimo anno sono stati infatti firmati ben tre accordi di cooperazione in varie discipline e altri quattro, già avviati, potrebbero essere conclusi nei prossimi mesi. 

 

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