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“CIBUS MED”: A BARI DALL’8 AL 12 MAGGIO IL QUARTO SALONE DELL’ALIMENTAZIONE MEDITERRANEA PER FARE IL PUNTO SU PRODUZIONI AGRO-ALIMENTARI E STILI DI VITA DEL MARE NOSTRUM
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L’appuntamento è per l’8 maggio alla Fiera del Levante di Bari: Cibus Med, quarto Salone dell’alimentazione mediterranea, richiamerà nel capoluogo pugliese, città strategica per gli incontri e gli scambi nel mare che unisce Europa, Africa e Oriente, centinaia di espositori del settore agro-alimentare e molte migliaia di operatori economici, agenti dell’import-export e visitatori interessati alla dieta mediterranea, alle attività economiche cui da impulso e agli stili di vita di cui è espressione. Ne ha dato notizia il giornalista Franco Nocella, presidente della sezione italiana della Feder Mediterraneo, organizzazione indipendente non governativa membro della Task Force ONG Nature del Consiglio d’Europa, nel corso del Forum mensile sulla cultura gastronomica del Mare Nostrum svoltosi a Napoli per lanciare la campagna di presentazione della “Dichiarazione internazionale sulla dieta mediterranea” approvata dal congresso sui “diritti alimentari dell’uomo”, svoltosi a Bacellona, per i iniziativa della FAO sotto la presidenza del Re di Spagna Juan Carlos I di
Borbone.
I prodotti esposti a Cibus Med, già testati dalla storia, si rinnovano nella tradizione. Per la vastità dei target che a essi fanno riferimento nei diversi continenti, la "civiltà" del cibo mediterraneo si profila come un affascinante business che ha davanti a sé infinite opportunità di crescita, di immagine, di valorizzazione. Cibus Med, come ha affermato il presidente della Feder Mediterraneo, Franco Nocella, è un appuntamento irrinunciabile per i più qualificati buyers internazionali; è un'importante sede di confronto e di decisioni, capace di richiamare responsabili acquisti e delegazioni dalle più diverse aree geografiche, d'oltre Atlantico e del Pacifico. Con una domanda in perenne ascesa, con il boom delle produzioni tipiche, con un'immagine di qualità, Cibus Med si presenta come la più straordinaria e appagante vetrina di business. Le rotte del Mediterraneo, il mare più “antico” del mondo, poste a cerniera fra tre continenti, proiettano "naturalmente" sui mercati mondiali l'import-export della nuova Europa e dei Paesi che si affacciano sul bacino del Mare Nostrum.
Come hanno dimostrato le precedenti edizioni del Salone, alla Fiera del Levante, con Cibus Med, ci si muove in una atmosfera cosmopolita. Gli espositori, infatti, interpretano con professionale maestria l'eccellenza della nuova alimentazione mediterranea. Cibus Med è una vetrina completa che armonizza nuovi sapori e tradizioni di tutta la penisola con le altre culture mediterranee. Una tribuna importante, dunque, quella di Bari; tra creatività e piacere di vivere, Cibus Med è il luogo dove ogni "brand" testimonia le proprie radici, il luogo che esalta il legame fra territorio, prodotto tipico e aree di vocazione.
Ricca l’agenda degli eventi. Innanzitutto, Oasis. Si tratta di una "vetrina delle vetrine", è un'area-santuario che presenta prodotti di nicchia appartenenti alle più "sacrali" tradizioni alimentari del Mediterraneo. Contiene preziosità da salvare, perle di golosità, rare opportunità per nuovi sapori e nuovi mercati. Cibus Med è anche un programma stimolante d'incontro e scambio tecnico-culturale con i grandi temi dell'alimentazione. In epoche di rigide normative che hanno il compito di assicurare i mercati, il modello "mediterraneo", con la forte identità dei suoi prodotti, offre le maggiori certezze e garanzie. Un capitolo di grande interessa sarà, anche quest’anno, quello del “Leone d’oro”. Cibus Med è stata scelta dai "Mastri oleari" quale sede del più ambito riconoscimento internazionale per i produttori dell'olio extravergine di oliva. Il premio (annuale, l'altra sede è il Cibus di Parma), testimonia ancora una volta la rilevanza assunta da dalla manifestazione che si svolge in Puglia.
Poche cifre sono sufficienti per sottolineare l'importanza che il settore rappresentato da "Cibus" riveste nel panorama economico internazionale. L'industria alimentare dei 15 paesi dell'Unione Europea, con un giro d'affari complessivo che supera i 671 miliardi di Euro, è la più importante del mondo: negli ultimi dieci anni il fatturato globale annuo è aumentato del 40%, superando di gran lunga quello dell'industria alimentare statunitense. Nella media dei paesi Europei l'alimentare è saldamente al primo posto nel panorama industriale complessivo, con una quota media d'incidenza sul totale del fatturato pari al 15%. In Francia ed in Spagna questa percentuale sale, rispettivamente, al 17% ed al 20%. In Italia, la produzione alimentare industriale - che trasforma il 70% delle produzioni agricole nazionali - si colloca al terzo posto, fra i settori manifatturieri, dopo il metalmeccanico e il tessile-abbigliamento, con una quota percentuale che oscilla fra l'11% e il 12% del fatturato complessivo.
Dal 1984 ad oggi Cibus ha sempre accompagnato la crescita del sistema industriale dell'italian food: un sistema unico al mondo articolato su numerosissime aziende (nel settore operano più di 30 mila imprese, nella maggior parte piccole e medie, per un totale di 350 mila dipendenti) e capillarmente diffuso sull'intero territorio nazionale a testimonianza dell'estrema varietà ed ampiezza del proprio patrimonio alimentare e gastronomico. Attualmente il giro d'affari dell'industria alimentare italiana è valutato in circa 88 miliardi di Euro con le esportazioni che rappresentano il 14% circa dell'intera produzione, per un valore che lo scorso anno ha sfiorato i 12,7 miliardi di Euro. I consumi alimentari domestici superano i 113 miliardi di Euro mentre quelli extrafamiliari, cioè ristorazione e catering, superano quota 46 miliardi . I consumi alimentari complessivi (159 miliardi di Euro) incidono per oltre il 22% sul totale dei consumi nazionali. In concomitanza con "Cibus" e "Cibus Dolce" a Parma sono attesi non meno di centomila operatori professionali (buyers delle grandi catene di distribuzione, managers d'imprese di import - export di prodotti alimentari e di aziende di catering, titolari di ristoranti e negozi di gastronomia).
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