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IL MESSAGGIO DI PACE DI TARA GANDHI ALL'INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA SULLA VITA DEL MAHATMA
aise
La prima di una importante serie di appuntamenti che - a Trento, Rovereto ed Arco - vedranno come protagonista la nipote del Mahatma, Tara Gandhi, in questi giorni in Italia per presentare un progetto di solidarietà da realizzare nel suo paese. A Trento si è iniziato con la mostra fotografica dedicata al pensiero di Gandhi, organizzata dalla Provincia autonoma, inaugurata ieri pomeriggio e che resterà aperta fino al 21 marzo al Centro S. Chiara di Trento.
Davanti ad un folto pubblico la grande protagonista, nella sua semplicità è stata proprio lei, Tara Gandhi Bhattacharjee che farà ritorno in Trentino - dopo la sua partecipazione al festival di Sanremo, dove "userà" la grande platea televisiva per far conoscere i suoi progetti di pace e solidarietà - anche venerdì 7 e sabato 8 marzo per una serie di incontri pubblici.
<<Non porto messaggi, voglio riceverne - così ha esordito Tara Gandhi - e non sono io a portare il messaggio di pace, perché ciascuno di noi è un messaggero di pace. La violenza si combatte nella vita quotidiana, con i piccoli gesti di ogni giorno, come ha insegnato Gandhi. Mio nonno è stato un indiano, oggi egli appartiene a tutto il mondo, è di tutti>>. Quindi, indicando l'arcolaio - uno dei simboli del pensiero gandhiano, uno degli oggetti in mostra assieme a molte foto - ha aggiunto: <<Dobbiamo avere il coraggio di insistere sulla filosofia della non violenza, dobbiamo farlo con
amore>>.
A presentare Tara Gandhi e a spiegare il perché di questa mostra è stato Roberto Pinter, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento: <<Dopo la venuta in Trentino del Dalai Lama abbiamo voluto continuare con un messaggio di testimonianza. È un onore ed una gioia avere qui Tara Gandhi, in un momento particolare e delicato per le sorti della pace nel mondo. Quello di Gandhi resta un messaggio di estrema attualità per il futuro stesso del pianeta>>. Micaela Bertoldi, assessore alla cultura del Comune di Trento, ha parlato del <<diritto ad una rete di giustizia e pace. È importante che qui, a Trento, attorno a questa mostra dedicata a Gandhi si siano ritrovati insieme donne, giovani ed istituzioni. Insieme dicono no all'essere
inermi>>. (aise)
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