Anno 2 Numero 61 Mercoledì 04.06.03 ore 23.45 |
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Direttore Responsabile Guido Donati |
ACQUISTI: ESSERE RIMBORSATI QUANDO SI PAGA DI PIU'
Roma, 3 giugno 2003. Capita di pagare un prodotto piu' di quanto si
dovrebbe. Ad esempio una merce in offerta con uno sconto che invece viene
fatta pagare a prezzo intero o con uno scontrino che erroneamente e' stato
scambiato e indica un prezzo maggiore. Il consumatore deve avere la
differenza tra il prezzo battuto al registratore di cassa e quanto
effettivamente si dovrebbe pagare -dichiara Primo Mastrantoni, segretario
dell'Aduc- per il semplice motivo che la responsabilita' e' da attribuirsi
al venditore e non al compratore. A volte il commerciante, invece di
rimborsare prontamente in moneta, offre al consumatore un buono spesa,
equivalente alla differenza tra il prezzo pagato e quello dovuto, con la
giustificazione che il registratore ha gia' stampato l'importo e non e'
possibile annullare l'operazione. Questo non e' assolutamente vero: il
registratore ha il tasto di "resa" proprio per questo tipo di operazioni.
Occorre quindi insistere per ottenere, in denaro, quanto dovuto. Altra
situazione riguarda la resa della merce venduta, per esempio una gonna il
cui colore non piace piu'. In questo caso il consumatore non puo'
rivendicare la restituzione dei soldi sborsati (a meno che il prodotto non
abbia un difetto), perche' nel momento in cui si e' ritirata la merce ed
effettuato il pagamento, si conclude un contratto in piena regola. I
ripensamenti nei luoghi commerciali, come i negozi, non sono ammessi. E'
solo grazie alla disponibilita' del commerciante che si puo' riavere
indietro il denaro o il cambio della merce oppure un buono di acquisto.
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