Anno 2 Numero 78 Suppl.

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

RIMBORSO BLACK-OUT ELETTRICO E' FATTIBILE, MA OCCORRE STARE ATTENTI AD ALCUNE FALSE ASPETTATIVE CIRCOLATE IN QUESTI GIORNI

www.aduc.it 

Firenze, 2 ottobre 2003. Il rimborso forfettario di 25,82 euro per il black-out energetico di domenica 28 settembre e' fattibile nei termini in cui, fin dal primo giorno, lo abbiamo impostato con relativo facsmile pubblicato sul nostro sito Internet al seguente indirizzo: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/leggienorme/legg_mostra.php?id=49163  Ma non e' fattibile nei termini fatti circolare da alcune associazioni di consumatori che hanno fatto riferimento a due delibere dell'Autorita' garante per l'Energia. Quest'ultima, fra l'altro ha fatto circolare una nota in cui ha precisato che le delibere citate da queste associazioni riguardano altri casi di rimborso automatico per la carenza di qualita' del servizio elettrico, ed ha ragione. Il riferimento per il rimborso e' la Carta del Servizio Elettrico tutt'oggi valida. Alcuni punti di questa Carta sono stati oggetto di delibere del Garante che ha stabilito l'automatismo del rimborso forfettario per alcuni disservizi, ma non per quello riguardante l'interruzione del servizio per guasto superiore a 90 minuti. Che rimane quindi a tutti gli effetti parte della Carta dei Servizi, e il cui rimborso puo' essere chiesto inviando una raccomandata A/R al gestore elettrico entro 30 giorni da quando si e' verificata l'interruzione del servizio. E' evidente che il rimborso sara' fattibile una volta che si sara' accertata la colpa del gestore elettrico. Accertamento che, visto il "rimpallo" di responsabilita' in corso, non sara' questione di giorni, e crediamo che non si sapra' neanche quando fra circa 30 giorni ci sara' il primo responso della specifica commissione di indagine istituita dal ministero delle Attivita' Produttive. Ma in attesa del colpevole, sicuramente scadranno i 30 giorni di tempo previsti per fare la domanda, per cui e' automatica la prescrizione del diritto al rimborso, a cui si puo' ovviare inviando per l' appunto la raccomandata A/R di messa in mora, dando tempo 15 giorni per rispondere e minacciando in alternativa le vie legali, perche' di per se' questa raccomandata interrompe la prescrizione e mantiene valida la richiesta. Inoltre il rimborso, oltre che per la Carta, e' dovuto dal punto di vista dell'obbligazione contrattuale e le delibere del Garante comunque ribadiscono il concetto, non escludendolo per altre casistiche rispetto a quelle che ha precisato. Il rimborso non sara' dovuto solo in caso vi sia (conclamata per decreto) la calamita' naturale o comunque l'evento di forza maggiore. Adire le vie legali non deve spaventare, perche' si tratta di rivolgersi al giudice di pace con costi zero e senza avvocati (si puo' stare in giudizio in questi termini per importi fino a 500 euro), provando prima con la conciliazione e poi, eventualmente, con un contenzioso. Quindi e' bene capire che la richiesta di rimborso, pur se sostanziata da certezza del diritto, e' l'apertura di una "querelle" con il gestore elettrico, che potra' anche finire nei termini giudiziari che abbiamo accennato, e non una semplice letterina da inviare e -seduti- aspettare che sulla prossima bolletta siano accreditati i 25,82 euro. Per far valere i propri diritti, specialmente nei confronti di gestori monopolisti, occorre darsi da fare, altrimenti si continuera' solo ad avere piedi in testa e tasche sempre piu' vuote. Ricordiamo, per capire il fenomeno, che il nostro sito Internet che abitualmente registra circa 200 mila contatti al giorno, ieri 1 ottobre ha registrato 1 milione e 85 mila contatti, creandoci non pochi problemi tecnici per la fruibilita' e su cui i tecnici stanno lavorando per rendere al meglio il servizio.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

 

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