Anno 2 Numero 67 Mercoledì 16.07.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

AUMENTANO I FALSI EURO IN CIRCOLAZIONE. CHE FARE E CHI FA?

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Firenze, 17 Luglio 2003. Nei primi sei mesi del 2003, in Eurolandia sono state tolte dalla circolazione molte piu' banconote false rispetto al primo semestre del 2002. Le 230.534 banconote individuate sono il 60% in piu' dell 'anno scorso, ha precisato la Banca centrale Europea (Bce) il 16 luglio. Il piu' soggetto a falsificazione, con il 66% di quota, e sempre il biglietto da 50 euro. Purtroppo sono aumenti del fenomeno che avevamo previsto e su cui e' bene farci piu' che una considerazione e un'attenzione. A nostro avviso non e' sufficiente stare un po' piu' attenti del passato, perche' la situazione e' molto piu' pericolosa che in passato, per motivi che, al tempo della valuta unica nazionale, erano solo marginali: 1) Il mercato dell'euro e' quello dell'Ue, e quindi anche le monete false stampate, per esempio, a Francoforte, raggiungono il mercatino sotto casa nostra come se fosse quello di un mercatino di periferia della citta' tedesca. Quindi sono molte di piu' che in passato. 2) I falsificatori hanno piu' buon gioco rispetto a quando avevano a che fare con una sola valuta di uno specifico Paese. Questa valuta era da diverso tempo sul mercato e quindi le molteplici tecniche di falsificazione erano piu' conosciute da chi faceva i controlli generali e, soprattutto, da chi al dettaglio (non in banca, e comunque sia commercianti che consumatori) aveva a che fare quotidianamente con queste monete. Inoltre la criminalita' che si dedica oggi alla falsificazione, e' sicuramente quella piu' organizzata, sofisticata e preparata, perche' sa di rivolgersi ad un enorme mercato con altrettanto enormi potenzialita' di assorbimento, che non, per esempio, il piccolo business illegale che prima poteva essere rappresentato da valute come la lira o il franco belga. 3) in Italia i reati di falsificazione sono in forte aumento (dati in percentuale su quozienti di 100 mila abitanti, resi noti lo scorso gennaio dalla Cassazione rispetto al primo semestre 2001: 170,7 rispetto a 126,5 dell'anno precedente). E' evidente che la sensazione di insicurezza e mancanza di strumenti di difesa e' maggiore rispetto al passato. Come ci stiamo tutelando? Quali sono gli strumenti che ogni singolo consumatore ha a disposizione per evitare di trovarsi col bigliettone da 50 euro tagliato in due dalla banca? Cioe', dove sono gli strumenti e l'alfabetizzazione diffusa sulle tecniche dei falsari, nonche' avvisi sulle partite di falsi in circolazione che, dal nostro osservatorio, ci sembrano quasi inesistenti? Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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