Anno 2 Numero 66 Mercoledì 09.07.03 ore 23.45 |
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Direttore Responsabile Guido Donati |
AUMENTARE IL PREZZO DELL'ACQUA POTABILE? ADUC CONTRARIA
Roma, 14 luglio 2003. Aumentare il prezzo dell'acqua potabile? Siamo
fortissimamente contrari -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc.
La proposta di aumentare il costo dell'acqua destinata al consumo umano e'
priva di senso. Chi la propone evidentemente non sa che la percentuale di
acqua potabile rappresenta solo il 19% di quella disponibile, mentre il 14%
e' destinata alla produzione di energia, il 19% all'industria e il 48% alla
irrigazione. Nessun utente si diverte a sprecare l'acqua a disposizione, che
oltretutto paga. L'attenzione dovrebbe rivolgersi altrove, per esempio agli
enti gestori degli acquedotti, che agiscono in regime di monopolio, e in
quanto tali inefficienti e costosi; alcuni dei quali, guarda caso, proprio
nelle scorse settimane sollecitavano un aumento del prezzo dell'acqua
potabile. Vorremmo ricordare che:
* gli enti di gestione sono circa 8mila; per la legge Galli (n. 34 del
1994) dovevano essere 91!!!, I famosi ATO (Ambiti territoriali ottimali);
* gli acquedotti perdono mediamente il 42% di acqua dalla fonte al consumo,
con punte del 56% per Puglia e Calabria, mentre in Sicilia ci si
"accontenta" di perdere solo il 52%. Tra l'altro nei volumi di acqua
dispersa c'e' anche quella non fatturata!!!
* la qualita' dell'acqua potabile lascia a desiderare;
* il 60% degli italiani compra acqua minerale, a caro prezzo, perche' non si
fida dell'acqua di rubinetto.
Prima di parlare di aumento dei prezzi dell'acqua vorremmo che aumentasse la
qualita' della stessa e vorremmo che i problemi sopra citati fossero
risolti.
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