La biografia / 3

e poi il successo


Il 1956 vede l'incontro di Brel con un altro pianista, Gérard Jouannest, che sarà il suo accompagnatore esclusivo sulla scena, contrariamente a François Rauber con il quale lavorerà soprattutto in studio. Non poche straordinarie canzoni di Brel sono cofirmate con Jouannest, per esempio “Madeleine", “La chanson des vieux amants”, “Les vieux”.

Nel 1957 esce un secondo 33 giri nel quale è incisa “Quand on a que l'amour”. Riceve per il disco il “Grand Prix de l'Académie Charles Cros”.

Il 23 agosto 1958 nasce Isabella, la sua terza figlia.

Alla fine del 1958 Jacques Brel calca nuovamente il palco dell'Olympia, con Philippe Clay, ed è un grandissimo successo di pubblico.

Il 1959 vede l'uscita del 4° disco di Brel, La valse a 1000 temps. Le tournée si succedono ad un ritmo frenetico, il successo assume proporzioni inimmaginabili e Brel, a fine anno, è impegnato al teatro Bobino in sostituzione di Francio Lamarque. Gli anni '50 terminano brillantemente per il cantente belga. Dopo aver lungamente lavorato sul canto e sulla voce, Brel appare sulla scena estremamente disinvolto e spontaneo, ed è proprio questa naturalità che gli permette di mettere in risalto la sua forte personalità sulla scena.

All'inizio dell'anno 1960 Charley Marouani diventa l'impresario di Brel ed organizza innumerevoli recital in U.R.R.S., negli Stati Uniti passando per il Medio Oriente e, naturalmente, la Francia, visitata praticamente in ogni luogo.

Brel sente che la vita della tournée è stressante, il suo fisico viene messo a dura prova dalle notti in bianco, dall'alcol, dalle conquiste femminili che si succedono, dal tabacco.

Ad accompagnarlo sulla scena arriva la fisarmonica di Jean Corti.


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