L'UNIVERSO UMANO

 

 

Considerazioni sulla fusione

 

Immaginate tanti punti luminosi che si muovono nello spazio, a velocità e direzioni differenti.

Ovviamente, i piccoli corpi a volte si incontrano. A questo punto si possono verificare due tipi di contrasti. Il primo laterale che provoca un cambio di direzione con una possibile variazione di velocità di entrambi. Il secondo e' uno scontro frontale che può portare anche alla fusione delle due parti in un'unica particella.

Ebbene l'intera massa e' confrontabile con le persone che si muovono sulla terra, in una città per esempio, e gli scontri sono gli incontri tra gli esseri umani.

Incontri dovuti a tantissimi fattori, l'amicizia, la conoscenza, la fatalità ecc.

Volendo semplificare con una sola parola i due tipi di incontri possiamo chiamare lo scontro laterale 'contatto', mentre lo scontro frontale 'fusione'.

Entrambi possono essere positivi o negativi a secondo del segno delle particelle, dei loro colori e della loro temperatura.

Così i contatti positivi li possiamo identificare, per esempio, con gli incontri personali con amici, parenti, conoscenti, di cui abbiamo stima o interesse.

I negativi con i contrasti fisici o psicologici, (antipatia, liti, intolleranze ecc.).

La fusione offre, invece, la relazione con sentimenti umani più particolari, e forse più importanti.

A differenza della fusione fredda, ovvero la parentela (genitori, figli, nipoti ecc.), la fusione a caldo sprigiona un'energia molto forte che altera anche i valori sia cromatici che di velocità e temperatura delle singole parti interessate.

È ovvio che la particella con valori maggiori può trasformare l'altra, che ne diventa succube.

Ora considerando che le particelle vaganti nello spazio possono essere composte da più parti che si sono fuse in precedenti scontri, si può verificare un contrasto tra una particella per esempio doppia (coppia) ed una singola.

Il risultato di questo scontro può portare ad una fusione multipla di tre elementi oppure alla scissione della doppia, con fusione o meno tra la singola ed una della scissa.

La considerazione precedente può essere ampliata in quanto alcune particelle vaganti potrebbero essere formate da molti elementi singoli.

In ultima analisi è utile ricordare che le parti nel tempo perdono progressivamente di colore temperatura e velocità fino al loro definitivo annullamento.

L'incognita a questa idea di universo umano riguarda proprio l'annullamento finale delle particelle.

Se è vero che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma è lecito pensare che dopo la fase di annullamento si possa immaginare, ai margini dello spazio, una zona di ricambio delle particelle stesse, che sarebbero così rinnovate e rilanciate tra la massa.

Anche dubbio è lo scopo dell'intera massa, ovvero il significato di questo spazio composto da punti vaganti.

Esso potrebbe essere anche una piccola parte di uno spazio molto più grande, per esempio una nuvoletta di polvere sollevata dal vento in una giornata estiva in prossimità del mare.

marzo 1993

 

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