ASILO INFANTILE * SCUOLA MATERNA

32040 LOZZO DI CADORE

VIA MARMAROLE N. 436

 

   

PIANO OFFERTA FORMATIVA

2011/2012

 

 

SCUOLA DELL’INFANZIA

NIDO INTEGRATO

LOZZO DI CADORE

                               

 

 

CENNI STORICI

Fino dal 1924, su iniziativa degli ex combattenti del Comune di Lozzo di Cadore, ad opera di apposito Comitato, veniva istituito un Asilo Infantile che, in seguito, veniva denominato “Scuola Materna di Lozzo di Cadore”, con edificio proprio costruito, su area del Comune, con il ricavato di pubbliche manifestazioni a carattere di beneficenza.  L’Asilo veniva affidato a personale qualificato delle Suore Serve di Maria Riparatrice, le quali venivano autorizzate ad aprire, in locali a ciò destinati, anche una scuola di cucito.   Il 13 Gennaio 1953, la sede della Scuola Materna veniva trasferita in un edificio di proprietà del Comune a nome del quale era anche intestato il vecchio edificio per essere adibito ad altri scopi. A favore dell’Asilo disponeva con suo testamento olografo 12 Maggio 1953, il grande invalido Apollonio Da Pra Scola fu Giovanni, di beni immobili per un ammontare complessivo di lire 12.500.410=, che costituiscono il patrimonio dell’Ente insieme a mobili ed arredi acquistati o regalati dall’Asilo per lire 1.085.000= e titoli del debito pubblico per lire 99.400= nominali, frutto questi ultimi di liberalità di varie persone. L’Asilo Infantile a seguito della disposizione testamentaria del compianto Signor Apollonio Da Pra Scola in data 12 Maggio 1953, a rogito notaio Dott. Agostino Pierobon di Belluno, N° 21638/13049 di rep. Registrati a Belluno in data 25 Agosto 1954 al N° 319 mod. 1°, libro 69, è stato eretto in Ente Morale con Decreto del Presidente della Repubblica del 04 Dicembre 1956, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale N° 21 del 24 Gennaio 1957, con la denominazione “ASILO INFANTILE–SCUOLA MATERNA“.        

Nell’ inverno 1999,  è nato il servizio “Spazio bambini” grazie ad un accordo della Conferenza dei Sindaci della ULSS n° 1 di Belluno in data 29-01-1999 come “baby parking”.Con il passare degli anni il servizio si è evoluto fino a diventare nel 2004, secondo la normativa regionale di riferimento alla legge 32/90 e grazie all’ approvazione da parte della regione Veneto, un “Asilo nido integrato alla scuola dell’ Infanzia”. In data 30 marzo 2009 ha ottenuto l’accreditamento istituzionale previsto dall’articolo 15 della L.R. 16/08/2002, n 22.

 

ANALISI DELLA SITUAZIONE SOCIO-AMBIENTALE E CULTURALE DELLA REALTA’ TERRITORIALE.

  Lozzo di Cadore è un paesino di montagna la cui realtà economica si basa prevalentemente sull’industria dell’occhiale: negli ultimi anni si è presentata una crisi che ha coinvolto questo settore. Per far fronte a tutto ciò, gli industriali devono trovare delle alternative all’occhiale e le famiglie sono costrette a cambiare i loro ritmi lavorativi.  I nuclei famigliari sono in genere composti da tre o quattro persone.  Nonostante ciò, vi è un discreto benessere economico che tuttavia, non garantisce un’elevata qualità di vita per i bambini, essendo entrambe i genitori impegnati in attività lavorative per molte ore al giorno. Ci sono infatti famiglie che delegano l’educazione dei figli ai nonni e alla scuola; ci sono famiglie che, nonostante il lavoro, si preoccupano personalmente dell’educazione dei figli; ci sono infine famiglie in cui la mamma si occupa dell’educazione dei figli rinunciando parzialmente o totalmente all’attività lavorativa. Negli ultimi 5 anni, con l’apertura dell’Asilo Nido si è trovata un’altra alternativa all’educazione dei bambini.   Il benessere economico ha portato ad aumentare i beni di consumo ma i bambini tendono a perdere il senso del valore degli oggetti sia propri che altrui. Inoltre non sempre queste soddisfazioni materiali sono accompagnate dalla soddisfazione delle esigenze interiori di sicurezza, di identità e di autonomia, di cui il bambino avrebbe bisogno. L’accelerare dei ritmi della vita influenza i tempi naturali di crescita del bambino ed il tempo che gli adulti spendono ed organizzano per e con lui.  La realtà ambientale di Lozzo offre ai bambini la possibilità di usufruire di spazi aperti, verdi e sicuri per i loro giochi, ma la televisione ed il computer sono comunque il passatempo preferito di molti bambini: assorbendo molto tempo tolgono spazio ed interesse alla comunicazione genitori – figli e danno luogo a condizioni di isolamento.     La vicinanza di sentieri, prati e boschi offre la possibilità di effettuare visite guidate all’ambiente naturale. La disponibilità di posti di lavoro ha, in questi ultimi anni, richiamato manodopera straniera creando, anche in questo piccolo paese, una società multirazziale, con cui i bambini si devono confrontare anche a scuola. La scuola d’infanzia si vede parzialmente coinvolta in questa realtà, considerando la crisi esistente.

Il clima è essenzialmente alpino, caratterizzato da inverni rigidi, nevosi e prolungati, che quasi sempre escludono la primavera, da estati brevi e da autunni soleggiati e pieni di colori.

Nel paese sono presenti le seguenti strutture:

-        Servizio di Asilo Nido Integrato alla Scuola dell’Infanzia che ospita bambini dai 9 ai 36 mesi;

-        Scuola Elementare;

-        Scuola Media;

-        3 parchi giochi comunali;

-        Campo sportivo;

-        Campi da tennis e bocce;

-        Pattinaggio sul ghiaccio in periodo invernale roller-blade in estate;

-        Biblioteca;

-        Casa di Soggiorno per Anziani;

-        Chiesa Parrocchiale;

-        Una piccola fattoria;

-        Sentiero botanico;

-        Museo etnografico;

-        Museo della latteria.

 

 

 

 

 

REALTA’ SCOLASTICA E STRUTTURA EDILIZIA

Internamente la Scuola è così strutturata:

-        Piano terra: cucina refettorio, dispensa, una stanzetta adibita a deposito materiale scolastico ed un ampio corridoio.

-        Piano primo: entrata costituita da un ampio corridoio, uno spogliatoio, due aule, tre locali adibiti a servizi igienici, una piccola biblioteca, un salone. Su questi 2 piani si articola la Scuola dell’infanzia.

-   Secondo piano:entrata indipendente del nido con scala esterna, ampio spogliatoio, una palestra, un refettorio dotato di elevatore porta vivande, 4 locali adibiti a servizi igienici, dei quali uno è usato per il cambio e l’igiene personale dei più piccoli, 3stanze per le attività e un ufficio.

-        All’esterno l’edificio è circondato da un giardino con una vasca con la sabbia, una casetta ed una struttura gioco combinata costituita da scivolo, banco offerta e scala di accesso. Il parco giochi della scuola è composto da un’altalena a due posti, una capanna indiana con pedana, due cavalli a molla, una moto a molla e un dondolino a quattro posti.

-        La scuola è fornita di un televisore, un videoregistratore con relativa telecamera, due radio registratori.

 

 

 

 

 

RISORSE UMANE DISPONIBILI

 

Nella scuola prestano servizio :

-   per la scuola dell’infanzia:

-   Tamara Menia Cacciator: insegnante, in servizio dalle ore 7.30 alle ore 14.00;

- Mara Zampol De Luca: insegnante, in servizio dalle ore 8.15 alle ore 14.15;

-   Ketty Maddalin: insegnante con funzioni miste:nido e infanzia, in servizio dalle ore 9.00 alle ore 16.00

-   Nives Pellegrinotti: inserviente, in servizio dalle ore 13.30 alle ore 17.30;

-   Per il nido:

-   Tiziana De Zolt Lisabetta: educatrice nido e coordinatrice didattica della scuola, in servizio dalle ore 7.30 alle 13.30;

-   Ornella : inserviente nido, in servizio dalle ore 15.00 alle ore 18.00;

-   In comune al nido e alla scuola dell’infanzia sono:

-   Manuela kasak: cuoca, in servizio dalle ore 8.30 alle ore 13.30;

-   Valeria De Candido: impiegata, in servizio 3 giorni alla settimana dalle ore 8.00 alle ore 12.00.

 

 

 

 

 

PROGETTO EDUCATIVO SCUOLA DELL’INFANZIA E NIDO INTEGRATO DI LOZZO DI CADORE.

 

CENTRALITA’ DELLA PERSONA

 

Recitano le Indicazioni per il curricolo” di Fioroni “ …Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali…”

Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, relazionali, affettivi, corporei, estetici, spirituali, religiosi.

In questa prospettiva le insegnanti dovranno pensare a realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma pensando a specifiche persone che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.

CHI DEVE EDUCARE?

La scuola dell’infanzia  ha come fine lo sviluppo armonico ed integrale della personalità del bambino sotto il profilo corporeo, cognitivo, psico-affettivo, sociale, spirituale, etico, estetico e religioso.

E’ quindi luogo ideale di proposta educativa, in cui sono tenuti in considerazione i bisogni delle famiglie e del contesto ambientale, le contraddizioni della società attuale e soprattutto, le esigenze più profonde dell’infanzia.

Ai genitori, in primo luogo, viene riconosciuto il dovere-diritto(Art. 30 Costituzione) di “educare, istruire e mantenere”  i propri figli, mentre la scuola dell’infanzia può solo aiutarli nel difficile compito integrandone l’azione: famiglie, scuole ed altre realtà formative devono cooperare tra loro in un rapporto di integrazione e di continuità nella prospettiva di un grande “ecosistema” per la formazione dell’uomo e del cittadino.

Vanno in ogni modo evitate le situazioni di ambiguità, di prevaricazione, di incoerenza fra gli stili educativi adottati. A questo scopo la scuola, avvalendosi di tutti i mezzi previsti e possibili (colloqui individuali, assemblee, riunioni di sezione…) crea un clima di dialogo, di confronto e di aiuto reciproco. Coinvolge i genitori nella progettazione educativa, valorizza e potenzia la partecipazione responsabile di tutte le figure e le istituzioni interessate all’educazione dell’infanzia.

 

FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI ISPIRAZIONE CRISTIANA

Per ogni bambino e bambina, la scuola dell’infanzia si pone le finalità di “promuovere lo sviluppo dell’identita’, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza”.

 

SVILUPPARE L’IDENTIA’: significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente a una comunità.

 

SVILUPPARE L’AUTONOMIA: comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti, avere fiducia in sé e negli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più responsabili.

 

SVILUPPARE LA COMPETENZA:  significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto, descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi: sviluppare l’attitudine a domande, riflettere, negoziare i significati.

 

SVILUPPARE IL SENSO DELLA CITTADINANZA:  significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.

 

E’ importante ricordare che, oltre al raggiungimento delle 4 finalità sopra elencate, nelle scuole dell’infanzia di ispirazione Cristiana, si pongono al primo posto i valori della vita, dell’accoglienza,

della condivisione, della solidarietà, della tolleranza, della pace e di tutto quanto può rendere più bella la convivenza.

Nella scuola dell’infanzia di ispirazione Cristiana si avviano i bambini alla preghiera, al rapporto personale con Dio Padre buono e amico di tutti, confidandogli gioie, speranze, tristezze ed angosce.

L’ esperienza religiosa risponde, nei bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, a complesse esigenze affettive ed intellettuali.

 

PREVENZIONE DEL DISAGIO SCOLASTICO  INTEGRAZIONE E INTERCULTURA.

Le finalità sono quelle di intervenire precocemente sulle difficoltà, i disturbi dell’apprendimento e del comportamento. La Scuola vuole sviluppare un sistema di rete tra famiglia, scuola, servizi e territorio per un coerente e integrato rispetto alle problematiche dell’infanzia generali e specifiche. È importante coinvolgere i genitori degli alunni in difficoltà per attivare forme di collaborazione e partecipazione.

A fine anno scolastico, le maestre compilano il questionario IPDA per ciascun bambino frequentante l’ultimo anno, con la collaborazione dello psicopedagogista per la lettura e l’interpretazione delle difficoltà emerse. Sono infine previsti degli incontri fra docenti della scuola dell’infanzia e quelli della classe prima della scuola primaria per illustrare il contenuto delle schede in relazione allo sviluppo socio- affettivo, cognitivo e prassico dei bambini.

 

IL COINVOLGIMENTO DEI GENITORI

 

Dopo aver presentato e definito insieme il progetto educativo, i genitori saranno messi al corrente, tramite un incontro assembleare, della programmazione educativa e didattica elaborate dalle insegnanti.

Ci saranno degli incontri periodici individuali, in cui sarà analizzata la documentazione prodotta in applicazione a quanto programmato.

Rimane assai importante l’incontro quotidiano insegnante-genitore, quale occasione per scambiare informazioni sui bambini e ragionare insieme su problemi educativi.

La scuola promuoverà incontri informativi per i genitori con la partecipazione di esperti del settore sanitario, psico-pedagogico e religioso: questo sarà un modo, non solo per parlare dei figli e dei loro problemi, ma anche, dei bisogni e problemi che i genitori stessi hanno, in quanto persone che stanno vivendo una particolare fase della loro vita, che presenta determinati compiti e problemi.

Altro modo di coinvolgimento saranno i momenti di festa(il Natale, il Carnevale, la festa di fine anno…) vissuti insieme.

 

 

DAL PROGETTO EDUCATIVO AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA, ALLA PROGETTAZIONE EDUCATIVA.

 

Il progetto educativo diventa operativo attraverso il Piano dell’ Offerta Formativa (P.O.F.) che diviene a sua volta attualizzato nella Progettazione Educativa.

Il P.O.F., partendo da un’analisi socio-ambientale-culturale della  realtà territoriale, trova le modalità per sfruttare al meglio le risorse presenti conducendo il bambino a una conoscenza di se stesso e del suo habitat.

La progettazione educativa si identifica con il progetto annuale collegialmente predisposto dalle insegnanti della scuola.

Nell’ambito della progettazione educativa si definiscono gli obiettivi generali, sulla base di osservazioni sistematiche sul comportamento dei bambini registrate sul fascicolo personale di ognuno nel primo periodo di scuola, sulla realtà scolastica ed ambientale.

Le pianificazioni curricolari delle attività educative strutturano l’insieme delle varie unità didattiche che si vanno a progettare stabilendo di volta in volta, gli obiettivi didattici che si intendono far raggiungere ai bambini, sulla base degli obiettivi generali stabiliti a inizio anno scolastico e, via via monitorati in itinere. Ogni unità didattica verrà documentata e verificata con l’aiuto di vari strumenti(es.: cartelloni riassuntivi commentati ai genitori).

 

BAMBINI ISCRITTI E FREQUENTANTI :

 

 Per la scuola dell’infanzia:

-        n° 2 bambini che compiranno i tre anni tra gennaio e febbraio del 2012

-        n° 8 bambini di tre anni;

-        n° 9 bambini di quattro anni;

-        n° 16 bambini di cinque anni;

                per un totale di n° 35 iscritti.

                Per il nido:

-   n° 16 bambini iscritti di età compresa tra i 10 e i 36 mesi.

 

 ORGANIZZAZIONE DEL NIDO INTEGRATO:

PROGETTAZIONE EDUCATIVA:

                                                 

 

Obiettivi generali del servizio:

 

il Nido Integrato ha come finalità quelle di garantire a ogni bambino e bambina uguali opportunità di apprendimento e socializzazione, senza alcuna distinzione di razza, religione o stato fisico.

Obiettivo del Nido è quello di offrire ai bambini un luogo di formazione, cura e socializzazione, nella prospettiva del loro benessere psicofisico e dello sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive e sociali.

I bambini hanno diritto di esprimersi spontaneamente e di sviluppare e acquisire considerazione come individui. La possibilità di un percorso verso l’autonomia aiuta a costruire la fiducia in se stessi e a sviluppare il piacere di imparare.

Le situazioni (incontri, scoperte, esperienze, conflitti, conferme) che favoriscono un apprendimento costante e un ambiente attento alle esigenze dei bambini devono coniugarsi inoltre con le naturali propensioni alla socialità, all’ amicizia e alla collaborazione con gli altri. Il Nido è lo spazio fisico nel quale ogni bambino e bambina trovano pari opportunità, senza alcuna discriminazione, in una prospettiva sempre più esplicita e condivisa di accettazione e valorizzazione delle diversità culturali.

Compito del Nido è quindi di offrire una proposta educativa che rifletta le potenzialità e le reali caratteristiche del bambino, con costante attenzione alla famiglia e ai bisogni che la complessità della società attuale induce.

 

 

 

Età e suddivisione in sottogruppi:

 

 

 

 

Tempi e ritmi della giornata al nido:

 

7.30-9.00: Accoglienza e gioco libero

9.00-9.15: Riordino dei giochi

9.15-9.40: Appello, filastrocche e canzoncine

9.40-11.00: I gruppi si dividono per fare attività varie

11.00-11.30: Momento dell’ igiene, lavaggio mani, preparazione al pranzo, preghiera

11.30-12.15: Pranzo

12.15-13-30: Uscita, entrata del pomeriggio, preparazione per il riposo

13.30-15.30: Riposo

15.30-16.00: Merenda e uscita.

 

 

 

MODALITA’ DI GESTIONE DELL’INSEGNANTE:

 

Le educatrici divideranno il loro lavoro principalmente in 2 momenti:

·        Programmazione delle attività;

·        Gestione delle attività;

 

Il primo momento consiste nel preparare adeguatamente gli spazi, i giochi e le attività, facendo attenzione che questi rispondano ai bisogni e alle esigenze del momento dei bambini e in modo che siano proprio i bambini a poter scegliere che cosa fare.

Il secondo momento è quello dello svolgimento dell’attività: qui è importante che l’educatrice stabilisca una relazione empatica  col bambino. In questi momenti l’educatrice seguirà l’attività aiutando il bambino con rinforzi verbali, con l’ausilio di foto e immagini, mai con interventi direttivi o di correzione. Sono fondamentalmente 3 le modalità di gestione delle attività dell’educatrice:

-         diretta: è l’educatrice a decidere l’attività da svolgere e la dirige in modo continuativo;

-         intermedia: l’educatrice predispone i materiali, fornisce consegne per l’attività o aiuta materialmente i bambini in caso di bisogno ma senza guidare direttamente l’attività;

-         autonoma: sono i bambini a scegliere l’attività da svolgere e la conducono liberamente secondo le modalità preferite.      

 

PROGETTO AMBIENTAMENTO:

 

Obiettivi:

·        Conoscere e socializzare con l’ambiente;

·        Elaborare il distacco dai genitori;

·        Instaurare un rapporto di fiducia con le educatrici e con il gruppo dei pari;

 

Metodologia:

·        Accoglienza da parte dell’educatrice e proposta di materiali;

·        Esplorazione degli spazi da parte del bambino con il genitore;

·        Manipolazione degli oggetti;

·        Sperimentazione delle routines con il genitore;

·        Sperimentazione delle rouitines con l’educatrice;

 

Attività:

·        Appello, canzoni e filastrocche;

·        Gioco delle costruzioni;

·        Gioco del cucù;

·        Gioco dei travasi;

·        Giochi di imitazione;

 

Età dei bambini:

verranno coinvolti tutti i bambini che cominciano o riprendono la frequenza al nido.

 

Spazi:

I bambini verranno accolti nella stanza dell' accoglienza, dopo di che avranno la possibilità di usufruire delle classi e della palestra.

 

Tempi:

da settembre fino a fine ottobre, metà novembre.

Le attività dedicate all’ambientamento saranno svolte soprattutto nella prima parte della mattina(dalle 7.30 alle 9.30).

 

Verifiche:

durante questo periodo il bambino sarà monitorato e osservato dall’educatrice che a fine progetto riporterà le sue impressioni e valutazioni sull’effettivo grado di inserimento e di benessere raggiunti.

 

 

PROGETTAZIONE ANNUALE:

 

 

 PROGETTO : “NATI PER LEGGERE”:

 

La lettura di immagini fin dai primi anni di vita, come hanno dimostrato numerose ricerche, favorisce lo sviluppo di una futura e persistente motivazione alla lettura, come sostiene Susanna Mantovani “è il punto di arrivo di un lungo processo di simbolizzazione che, dal disegno alla lettura del disegno, perviene alla lettura vera e propria. La lettura ha dunque i suoi presupposti non tanto nella decodificazione delle singole lettere, quanto piuttosto nell’abitudine a trarre un senso dalle immagini, dai segni, a ricostruire una storia. Il problema non è la tecnica della lettura ma il consolidamento del processo della lettura come motivazione reale e come abitudine attiva”.

Appare chiaro quindi, che la lettura di immagini fin dai primissimi anni di vita può essere un contributo valido perché il bambino sperimenti attivamente che leggere ha senso e che è piacevole.

Prendendo spunto da un progetto proposto dalla ASL n° 1 di Belluno, che porta appunto il nome “nati per leggere”, ho predisposto delle attività che verranno svolte durante tutto l’arco dell’anno che hanno i seguenti obiettivi:

 

 

OBIETTIVI:  - condurre i bambini a un graduale e spontaneo avvicinamento al libro e alla             lettura;

-          riconoscere personaggi di brevi storie;

-          ripetere sequenze di eventi;

-          ripetere filastrocche e canzoncine;

-          sfogliare correttamente un libro;

-          avere cura e rispetto dei libri;

-          inventare brevi storie;

-          individuare personaggi e oggetti,

-          analizzare le parti di un’immagine;

-          collegare gli elementi di un’immagine;

-          collegare gli elementi di più immagini;

-          individuare e descrivere animali,

-          verbalizzare gli atteggiamenti degli animali,

-          sviluppare la capacità di ascolto,

-          seguire con attenzione per un tempo più lungo,

-          comprendere i contenuti di una fiaba;

-          identificarsi con i personaggi;

-          superare paure, ansie e dinamiche emotive;

-          assumere ruoli nel gioco simbolico;

-          rafforzare la fiducia in se stessi.

 

ATTIVITA’:  - animazione di storie;

               -  illustrazione di storie;

- ripetizioni di canzoni e filastrocche;

- realizzazione di piccoli libri utilizzando disegni e “lavoretti” dei bambini;

- lettura di libri;

- racconto di storie.

 

 

 

PROGETTO MOTRICITA’:

 

Il corpo rappresenta il primo strumento di conoscenza e di relazione che i bambini utilizzano fin dal momento della nascita. Attraverso il corpo essi ricevono e inviano messaggi, percepiscono attivamente il mondo esterno, avviano un processo graduale di differenziazione tra sé e l’ambiente, passano progressivamente dalla dipendenza all’autonomia, esprimono i propri bisogni, le reazioni, le emozioni, i sentimenti. Il tono muscolare esprime la qualità e la varietà delle sue energie e delle sue emozioni che sono strettamente collegate con lo sviluppo della personalità. Attraverso il corpo passa tutto lo sviluppo relazionale e cognitivo. Dare libero sfogo ai propri impulsi consente al bambino di esprimersi spontaneamente e in serenità.

 La motricità riveste un’importanza determinante nei processi di crescita che avvengono via via che i bambini acquisiscono maggior autonomia di movimento. Il senso del movimento del proprio corpo è inoltre un elemento vitale per lo sviluppo dell’immagine di sé.

Una volta a settimana, i bambini avranno la possibilità di giocare, correre e saltare in un ambiente adeguatamente preparato e che lasci spazio alla libertà di movimento.

 

OBIETTIVI:  - aumentare la tonicità del corpo;

-          acquisire padronanza motoria;

-          scoprire gli arti inferiori;

-          esplorare gli spazi;

-          conquistare autonomia motoria;

-          acquisire maggior equilibrio;

-          relazionarsi con gli altri;

-          ripetere un’azione in sequenza,

-          accettare gli altri;

-          rispettare semplici regole;

-          imparare a veicolare le emozioni, a controllare l’aggressività;

-          apprendere concetti quali Dentro-fuori, sopra- sotto etc,

 

ATTIVITA’:  una mattina a settimana sarà dedicata  all’attività motoria. I bambini saranno liberi di muoversi, potranno saltare, strisciare, correre, lanciare, spingere. Saranno messi a disposizione cuscini, materassini, tende, scatole di cartone specchi e cerchi.

Durante il corso dell’anno l’attività si modificherà, passando da libera a guidata e strutturata.

 

 

                                      PROGETTO ACQUA

Come filo conduttore dell' anno scolastico verranno proposte varie attività che prevedono l' utilizzo dell' acqua. Per i piccoli l' acqua è un ricordo della recente dimensione uterina: un' esperienza piacevole sepolta nell' inconscio di ciascuno, che riemerge scatenando ricordi piacevoli e rassicuranti. Le attività  hanno lo scopo di aiutare i bambini a cogliere differenze ed analogie (acqua calda e fredda), a far prendere confidenza con il differente comportamento degli oggetti: alcuni galleggiano ed altri no.  I bimbi del nido sono ancora troppo piccoli per interrogarsi sul galleggiamento e sulle condizioni che lo rendono possibile, tuttavia sono disponibili a meravigliarsi di fronte a cose che stanno sull' acqua mentre altre , invece, scivolano a fondo. 

OBIETTIVI :

l  partecipare ad esperienze con gli altri bambini;

l  manipolare materiali diversi;

l   scoprire e denominare semplici sensazioni e percezioni;

l  controllare movimenti fini;

l  cogliere il comportamento principale di alcuni elementi;

l  apprendere delle semplici regole.

ATTIVITA' :

 

ñ  Travasi con contenitori di diverse capacità;

ñ   utilizzo di giochi ed oggetti da immergere;

ñ  creare acqua colorata, saponata, schiuma;

ñ  filastrocche sulla pioggia, la neve, il ghiaccio;

ñ  uscite in terrazza o in giardino per vedere e toccare la neve.

ñ   

FARE CON I SENSI

 

TATTO

·        Esplorare con le mani

·        Nascondere oggetti

·        Laboratori vari ( travasi con acqua, farina, caffè, OME FILO CONDUTTORE, pasta ecc)

·        Manipolazione con pasta di sale, pongo ecc..

VISTA

Giochi e attività varie per favorire nei bambini la distinzione dei colori:

·        Disegno con varie tecniche (pennarelli, pastelli, colori a cera, mani, piedi)

·        Tombola dei colori

·        Domino dei colori

·        Gioco delle palette

·        Filastrocche e canzoncine sui colori

·        Favole sui colori

 

UDITO

Suoni e Musica

·        Laboratorio mobile della musica (contenitore con vari strumenti musicali:trombette, maracas con sassi, metallofono, xilofono, legnetti, tubi di plastica)

·        Focalizzazione dell’attenzione dei bambini su suoni e rumori che si possono percepire al nido (es. tagliaerba, spazzaneve, aspirapolvere ecc)

·        Ascolto di brani musicali

·        Giochi cantati (es La bella Lavanderina, Girotondo ecc)

 

GUSTO

Sfruttare il momento della merenda per rendere consapevoli i bambini riguardo alla percezione dei sapori.

 

OLFATTO

·        Sacchettini di stoffa con dentro salvia, rosmarino, menta, bucce d’arancia, spezie ecc

·        Saponette

·        Profumi

 

 

OBIETTIVI

 

·        Coordinare movimenti delle mani

·        Affinare la percezione tattile

·        Esplorare con le mani

·        Riconoscere  e abbinare i colori

·        Riconoscere suoni e rumori

·        Rinforzare la capacità di ascolto

·        Sviluppare la sensibilità musicale

·        Accompagnare con movimenti canti e brani musicali

·        Coordinare vista e manualità

·        Stimolare la percezione di sapori e odori

 

 

 

ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:

 

1)     STRUTTURA DEI GRUPPI. I bambini sono suddivisi in due sezioni miste che comprendono bambini di 3/4/5 anni. Il venerdì, in occasione della seduta educativa di pratica psicomotoria, i bambini usufruiscono della palestra divisi in due gruppi omogenei.

2)     ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA. La scuola dell’infanzia apre alle ore 7.45 e chiude alle ore 16.00.  Viene inoltre offerta la possibilità di anticipare alle 7.30  l’entrata nella scuola ma da quest’anno non sarà più possibile posticipare alle 18.00 l’uscita scegliendo il modulo prolungato.  In tali momenti non verrà svolta attività educativa vera e propria ma solo un servizio di assistenza.

3)     GIORNATA SCOLASTICA DEL BAMBINO.

Dalle ore   7.45 alle ore   9.00       accoglienza

Dalle ore   9.00 alle ore   9.30       gioco guidato collettivo in salone   

      Dalle ore   9.30 alle ore 11.15       attività didattiche

      Dalle ore 11.15 alle ore 11.30       igiene personale

      Dalle ore 11.30 alle ore 12.30       pranzo

      Dalle ore 12.30 alle ore 13.45       gioco collettivo libero e guidato

     Dalle ore 12.50 alle ore 13.00       uscita di metà giornata

      Dalle ore 13.45 alle ore 15.15       riposo per i più piccoli ed attività in sezione per i medi 

e i grandi.                                                               

      Dalle 15.15 alle 15.45                    merenda e riordino personale

      Dalle 15.45 alle 16.00                    uscita

 

  GLI SPAZI DELLA SCUOLA sono organizzati e progettati in funzione dei bambini, perché il contesto è significativo per ogni azione didattica che vi si svolge, per ogni relazione che vi si intreccia, per ogni emozione che vi si vive, per ogni apprendimento che vi si conquista. Il contesto ha grande valore educativo proprio perché l'apprendimento non si può considerare avvenga solamente in alcuni momenti della giornata. Ogni soggetto apprende sempre.

l  il salone è allestito in modo da favorire il più possibile il gioco di finzione, che è da noi considerato, una specie di “zona potenziale” di sviluppo della competenza narrativa. Attraverso la creazione di situazioni fittizie il bambino migliorerà la sua capacità di  narrare e di conseguenza,  userà meglio,  il linguaggio, per raccontarsi agli altri.

l  in sezione gli spazi di gioco sono dedicati non solo al gioco del far finta (la casetta, il gioco della sabbia) ma soprattutto al gioco strutturato (puzzle, incastri, costruzioni, pasta da modellare). La sezione è anche il luogo dove si svolgono le attività didattiche della giornata (rappresentazione bidimensionale e tridimensionale dei concetti appresi, discussione e negoziazione dei significati)

l  la biblioteca dove si ascoltano e narrano le storie, si guardano i libri.

 

 

5)I TEMPI:

Durante la giornata scolastica i bimbi avranno modo di confrontarsi tra di loro attraverso il gioco libero e strutturato, le discussioni in piccolo gruppo, le attività di sezione, la routine. Ogni giorno della settimana sarà dedicato a un'attività differente, teatralità e musica, motoria, esperimenti e misure, pittura e grafica, ascolto e narrazione. Questa scelta e pensata per permettere a tutti i bambini di acquisire lo stesso concetto seguendo però “strade diverse”, ogni argomento infatti, può essere affrontato da prospettive diverse ottenendo tre risultati:

l  si riuscirà a raggiungere un numero maggiore di alunni, dato che i bambini non imparano tutti allo stesso modo.

l  I bambini comprenderanno cosa significhi essere esperti, dato che, l'insegnante rappresenterà loro le conoscenze in diversi modi.

l  Un approccio pluralistico permetterà ai bambini di dimostrare le loro conoscenze nei modi a loro più congeniali.

 

 

Una volta alla settimana ai bambini, divisi in gruppi di età, sarà proposta la lingua inglese. Attraverso  un preciso “rituale”sarà possibile entrare nel magico mondo dell'inglese, chiudiamo gli occhi, ci diamo le mani e recitiamo la formula magica, ora inizia l'avventura. Con brevi storie mimate la L2 entrerà a far parte delle attività della scuola dell'infanzia.

E' importante introdurre una seconda lingua prima degli otto anni perché è dimostrato da numerosi studi compiuti sull'acquisizione delle lingue che, dopo questa età i bimbi non riescono più a percepire e quindi a produrre alla perfezione i suoni di una lingua straniera. L'asilo nido e la scuola dell'infanzia,  sono dunque il luogo ideale per iniziare “l'insegnamento” della seconda e terza lingua.

       6)     PROPOSTE AGGIUNTIVE. Durante l’anno scolastico sono previsti degli incontri con             un medico dell’ULSS  per sensibilizzare i bambini ad una conoscenza   generale sulle norme  igieniche e rispetto del proprio ed altrui corpo. Verranno proposte visite ai vari servizi pubblici del paese ( farmacia, ufficio postale, panificio, …). Ci saranno dei momenti in cui ai bambini verrà proposta la scoperta dell’ambiente naturale che li circonda attraverso passeggiate e osservazioni sulla natura circostante. Visto l’interesse sempre vivo per tutto ciò che riguarda il mondo dei mass-media e la presenza del videoregistratore nella nostra scuola, proponiamo la visione di una videocassetta con programmi adatti ai bambini, una volta alla settimana; con l’obbiettivo di aiutarli a raggiungere una capacità critica di fronte ai vari programmi proposti dalla televisione. Grazie alla disponibilità di un papà vigile del fuoco, dopo un paio di prove di evacuazione, verrà proposta la visita alla caserma dei pompieri. Considerando che ogni progetto comprende la parte religiosa, Don Osvaldo ci aiuterà ad affrontare i vari temi.

7)  ORGANI COLLEGIALI: Per attuare e dare significato alla partecipazione e alla collaborazione con i genitori, per l’elaborazione della progettazione educativa e didattica, per l’organizzazione interna della scuola dell’infanzia si fa riferimento ai seguenti organi collegiali:

-     Collegio dei docenti ;

  - Assemblee che possono essere di scuola di inizio anno scolastico

Colloqui individuali  a inizio, metà e fine anno scolastico.

Continuità verticale con la Scuola Elementare: sono previsti incontri tra insegnanti della Scuola Elementare e insegnanti della Scuola dell’Infanzia. Sarà proposto ai bambini dell’ultimo anno un progetto di continuità, in collaborazione con i bambini della prima classe elementare.

Continuità verticale con l’asilo nido integrato: sono previsti incontri tra insegnanti della scuola dell’infanzia e le educatrici del Nido. Saranno condivisi momenti educativi che verranno in seguito concordati e programmati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PIANIFICAZIONE CURRICOLARE

DELLE ATTIVITA' EDUCATIVE

 

 

 

 

 

 

 

Attraverso le stagioni con

 Riccio Rino & Scoiattolo Scotty.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anno Scolastico 2011/2012

Scuola dell'Infanzia Nido Integrato di Lozzo di Cadore

 

 

 

 

Gruppo dei 5 anni

OSSERVAZIONI

TRAGUARDI PER LO S.D.C.

IL SE' E L'ALTRO

Tutti i bambini vivono serenamente la routine scolastica e quasi tutti si ricordano le regole e cercano di rispettarle.

Tra i bambini  c'è poca collaborazione .

Un gruppo di bambini ha difficoltà ad esprimere sentimenti di fiducia e sicurezza.

Quasi tutti  comunicano bene attraverso le parole i propri bisogni.

l  E' consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti e sa esprimerli in modo adeguato.

l  Sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità.

l  Dialoga, discute e progettado ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini.

IL CORPO IN MOVIMENTO identità salute alimentazione

l  Buona l'autonomia.

l  Riscontriamo ancora difficoltà nel rappresentare la figura umana, solo alcuni la arricchiscono  di particolari.

l  La motricità fine motoria va rafforzata per la maggioranza dei bimbi.

l  Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri.

l  Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e movimento.

LINGUAGGI CREATIVITA' ESPRESSIONE

gestualità, arte, musica, multimedialità.

 

·         Non tutti i bambini rappresentano da soli eventi e vissuti personali ma devono essere aiutati nel farlo.

·         Faticano a portare a termine il lavoro.

·         Molti hanno difficoltà ad esprimersi graficamente.

-          Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente

-          E' preciso, sa rimanere concentrato, si appasiona sa portare a termine il proprio lavoro.

-          Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto vissuto.

-          Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive.

I DISCORSI E LE PAROLE

comunicazione, lingua, cultura.

l  Buono l'uso dei siboli convenzionali.

l  Ancora grosse per alcuni, le difficoltà nell'ascoltare con attenzione storie e racconti e di conseguenza le comprensione è limitata.

l  Rispettano il turno di parola e alcuni devono essere sollecitati per esprimersi verbalmente.

l  Mostrano interesse verso la L2 partecipando attivamente ai format.

l  Sviluppa fiducia e motivazione nell'esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni.

l  Ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

ordine, misura, spazio, tempo, natura.

l  Sono interessati e esplorano liberamente i diversi materiali.

l  Molti bambini faticano a ricostruire le sequenze di una storia ascoltata.

l  Raggruppano con facilità gli oggetti in base alla consegna data.

l  Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale.

l  Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.

 

 

 

 

 

 

 

 

Gruppo dei 4 anni

OSSERVAZIONI

TRAGUARDI PER LO S.D.C.

IL SE' E L'ALTRO

La maggior parte dei bambini partecipa alla cura dell'ambiente svolgendo semplici incarichi.

Accettano e rispettano le regole comportamentali.

Buona l'autonomia durante il pranzo e l'uso dei servizi igenici.

Tutti manifestano un atteggiamento curioso.

 

l  Il bambino è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa esprimerli in modo adeguato.

l  Ascolta gli altri e da spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista.

l  Gioca e lavora in modo costruttivo con gli altri bambini.

IL CORPO IN MOVIMENTO identità salute alimentazione

l  Pochi bambini costruiscono l'omino filiforme completo.

l  Si notano grosse difficoltà nell'uso delle forbici  per ritagliare un contorno.

l  Non tutti i bambini sono autonomi nel vestirsi e svestirsi.

l  Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e movimento.

l  Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri.

l  Il bambino raggiunge una buona autonomia nel vestirsi.

LINGUAGGI CREATIVITA' ESPRESSIONE

gestualità, arte, musica, multimedialità.

 

-          Pochi  rappresentano graficamente gli elementi di una storia .

-          Quasi tutti fanno fatica a prtare a termine il lavoro, vanno continuamente sollecitati dalla maestra.

-          Alcuni bambini non riconoscono i colori.

-          Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive.

-          Sa rimanere concentrato e sa portare a termine il proprio lavoro.

I DISCORSI E LE PAROLE

comunicazione, lingua, cultura.

l  Solo per la metà del gruppo è buono l'ascolto e comprensione della storia.

l  Molti bambini intervengono attivamente nelle discussioni.

l  Mostrano interesse verso la L2 partecipando attivamente ai format.

l  Il bambino ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie.

l  Sviluppa fiducia e motivazione nell'esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

ordine, misura, spazio, tempo, natura.

l  Buono il riordino e la classificazione degli oggetti.

l  Quasi tutti riescono a localizzare nello spazio gli oggetti.

l  Il gruppo percepisce bene il passare del tempo.

l  Non tutti i bambini riescono a ricostruire le sequenze dell'esperienza vissuta.

l  Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti e persone.

l  Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale.

 

 

 

 

Gruppo dei  2-3 anni

OSSERVAZIONI

TRAGUARDI PER LO S.D.C.

IL SE' E L'ALTRO

I bambini di due anni vivono bene il distacco dalla figura parentale.

I bambini giocano serenamente tra loro.

La maggior parte dei bimbi dimostra curiosità verso gli elementi di differenza.

Incominciano a rispettare le principali regole di comportamento.

l  Il bambino sviluppa il senso dell'identità personale.

l  Gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini.

IL CORPO IN MOVIMENTO identità salute alimentazione

l  Pochi bimbi ricostruiscono “l'omino testone”.

l  Quasi tutti provano piacere nel muoversi liberamente.

l  Alcuni bambini sono autonomi nel vestirsi, mentre gli altri hanno bisogno di aiuto.

l  tutti sono autonomi nell'alimentarsi.

l  Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell'alimentarsi e nel vestirsi.

l  Controlla la forza del corpo, valuta il rischio si coordina con gli altri.

l  Conosce le diverse parti del corpo e le rappresenta.

LINGUAGGI CREATIVITA' ESPRESSIONE

gestualità, arte, musica, multimedialità.

-          Buona la partecipazione al gioco libero e anche ai giochi guidati in grande gruppo.

-          Pochi i bambini che producono le prime forme grafiche intenzionali e riconoscibili.

 

-          Si esprime attraverso la pittura il disegno e altre attività manipolative.

l  Si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro.

 

I DISCORSI E LE PAROLE

comunicazione, lingua, cultura.

 

l  Per la maggior parte buono è l'ascolto.

l  Mostrano interesse verso la L2 partecipando attivamente ai format.

 

l  Il bambino sviluppa la padronanza d'uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico.

l  Sviluppa fiducia e motivazione nell'esprimere e nel comunicare agli altri le proprie emozioni.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

ordine, misura, spazio, tempo, natura.

l  I bambini riordinano e classificano i materiali senza particolari difficoltà

l  non tutti utilizzano  la corrispondenza biunivoca.

l  Tutti esplorano liberamente i vari elementi dell'ambiente naturale e iniziano a percepire il passare del tempo.

l  Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti e persone.

l  Si orienta nel tempo della vita quotidiana.

l  Confronta e valuta quantitàraggruppa e ordina secondo criteri diversi.


 

 

SCELTE DIDATTICHE

 

·         Lavorare in gruppo a  progetti comuni per favorire l'apprendimento, affrontando dei problemi reali e cercando si scoprire e individuare anche i problemi emergenti. I bambini avranno a disposizione diversi materiali: dalle carte colorate ai cartoncini, dalle scatole di varie misure agli involucri alimentari, dai nastri colorati ai più diversi filati, stoffe e bottoni, dalle reti di plastica ai tubi di cartone, dai tappi in sughero a quelli a corona.... Potranno servirsi di tutto ciò per realizzare in gruppo,  cartelloni a tema, percorsi in 3D.

·       Valorizzare la cooperazione, favorendo la soluzione collaborativa dei problemi, lavorando in gruppo o con un compagno più competente,  occasione importante, per l'apprendimento dei bambini.  Cercare insieme il modo per risolvere i problemi emergenti del  “lavoro di costruzione”, favorisce lo scambio delle competenze all'interno del gruppo così che, il bambino che già le possiede, mettendole a disposizione per uno scopo comune, le consolida e quello che non le ha ancora raggiunte, ha la possibilità di maturarle.

·       Apprendimento della L2. Con il modello del format narrativo, la nuova lingua non è una materia di studio ma diventa una compagna di avventure. Con il rituale magico, i bambini   entrano nel mondo magico di Hocus e Lotus , imparano bene una storia e un canto e divertendosi si avvicinano alla lingua inglese.

·       Passare dalla rappresentazione bidimensionale a quella tridimensionale. Questo passaggio è fondamentale per lo sviluppo cognitivo del bambino, modellare in 3D, presenta delle difficoltà tecniche e per superarle il bambino, adotta diverse strategie: semplifica la rappresentazione; trasforma simbolicamente le parti che ha plasmato; reinterpreta con il gioco la sua opera; commenta a voce alta ciò che fa; con la narrazione cerca di eliminare le contraddizioni. Il bambino per dare forma agli oggetti è impegnato in un continuo lavoro di problem-solving.

·       Ripetizione e invenzione di rime, filastrocche, poesie. Il linguaggio si arricchisce  attraverso l'ascolto di racconti, la comunicazione tra pari e naturalmente con la ripetizione di brevi filastrocche e canzoncine.

·       Uscite all'aria aperta per favorire la scoperta dell'ambiente esterno e della realtà territoriale. E' importante che i bambini scoprano direttamente le cose, hanno bisogno di esempi concreti, di guardare, toccare, manipolare gli oggetti che fanno parte dell'ambiente che li circonda. Così potranno arricchire e modificare i loro schemi mentali e l'apprendimento sarà veramente significativo.

·       Applicazione del metodo scientifico: sperimentare, formulare ipotesi, osservare, verificare i risultati dell'esperienza. Già dalla scuola dell'infanzia si dovrebbero abituare i bambini a porsi delle domande e a ricercare le soluzioni ai problemi, a osservare i fenomeni in modo non superficiale ma appunto scientifico. Cercare di dare risposte ai tanti perché non fornendo loro delle risposte pronte, ma aiutandoli a scoprire il mondo confrontando le proprie idee con ciò che realmente toccano, osservano, assaggiano, sperimentano.

·       Seduta educativa di pratica psicomotoria.è importante perché offre al bambino  la possibilità di: COMUNICARE con gli altri bambini e con l’adulto attraverso il piacere  del movimento. CREARE attraverso l’uso del materiale seguendo l’espressione originale di ciascuno. APRIRE LA MENTE ad attività cognitive cogliendo i parametri fisici della realtà (es: colori, forme, dimensioni …)

·       Laboratori pomeridiani. Ogni mese l'insegnante propone ai bambini, materiali differenti con i quali costruire forme, giochi, personaggi.

·       Momenti di attività comune tra i bambini del nido e il gruppo dei piccoli dell'infanzia. I bambini dell'ultimo anno del nido in diverse occasioni durante l'anno  avranno modo di condividere  con i bambini della scuola dell'infanzia, tempi, spazi, giochi, attività. In questo modo potranno famigliarizzare con l'ambiente sociale e strutturale che li accoglierà l'anno successivo. Inoltre, mensilmente, le insegnanti si incontreranno per discutere e progettare le attività che si svolgeranno anche negli ambienti del nido.

·       Progetto ospite: due bambini al giorno, sono ospiti a pranzo al nido.

 

 


 

 

ITINERARIO DI LAVORO a.s. 2011/2012

 

Attraverso le stagioni con

Riccio Rino & Scoiattolo Scotty

 

 

           GUARDA, GUARDA CHI SI NASCONDE NELL’ALBERO (5 sett.-7 ott.)

 

·         Gioco libero e di gruppo.

·         Conosciamo Lucio e Paolo

·         Racconto: “Piccolo Blu e piccolo Giallo.”

·         Io chi sono? La mia carta d'identità.

·         L’albero di sezione di colore è?.

·         Vi racconto la mia vacanza.

·         Esploriamo  la scuola.

 

 

           IL TEMPO SCUOLA (10 ott.-14 ott.)

 

 

 

 RINO E SCOTTY SI CONFONDONO TRA LE FOGLIE! (17 ott.-29 ott.)

 

l  C’è un invito nell’albero.

l  Filastrocche.

l  Racconto: “Piccolo Riccio non vuole dormire” “Dolci mele”.

l  Usciamo ad osservare l’ambiente.

l  Viene a trovarci una guardia forestale.

l  La frutta dell’autunno (prepariamo la torta di mele).

l  L2, le avventure di Hocus e Lotus:

(piccoli) Hocus the Dinocroc.  (medi & grandi) ..........................................

l  RELIGIONE: GIOCHI: Cumbaliba liba Balcambe. – Se l’angioletto ti guardasse.

l  Laboratorio pomeridiano: verranno effettuati laboratori di pittura e costruzione di piccoli lavoretti scelti direttamente dal bambino per privilegiare l’aspetto cognitivo – sensoriale, il rispetto dei tempi individuali e un avviamento all’autonomia personale. Gioco libero e di gruppo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’ARTE  INCONTRA  IL BOSCO (2 nov.-2 dic.)

 

l  A Rino & Scotty piace vivere in una tana pulita.

l  La raccolta differenziata.

l  L’arte racconta l’autunno.

l  Filastrocche.

l  Racconti.

l  Prematematica:.......................................................................................

l  L2, le avventure di Hocus e Lotus:

(piccoli) Hocus meets Lotus. (medi & grandi) ..........................................

l  RELIGIONE: L’ Angelo Custode.

l  Laboratorio pomeridiano.

 

 

 

 

       IL NATALE ARRIVA NELL’ALBERO AZZURRO E ROSA(5 dic.-23 dic.)

 

l  L’ arte racconta il Natale.

l  Lavoretto di Natale.

l  Canti e poesie.

l  Allestiamo il nostro Presepe con i sassi dipinti.

l  Prematematica:.......................................................................

l  L2: canti natalizi

l  RELIGIONE: incontriamo Don Osvaldo.-  Gesù segno dell’amore di Dio per tutti gli uomini.

l  Laboratorio pomeridiano.

l  Con i bambini del nido prepariamo il lavoretto di Natale.

 

 

 

      CHE SILENZIO TRA GLI ALBERI!. (9 gen.-27 gen.)

 

l  Rino e Scotty vogliono presentarci un amico.

l  Il bosco in inverno.

l  Racconto: “Raccontami l’inverno”

l  Sperimentiamo i colori freddi dell’inverno.

l  Prematematica:................................................................................................

l  L2, le avventure di Hocus e Lotus:.

l  (piccoli) The storm. (medi & grandi) ..........................................

l  RELIGIONE: I nostri Santi.

l  Laboratorio pomeridiano.

l  Con i bambini del nido:.............................................................................................................

 

RINO E SCOTTY CATTURANO I RAGGI DEL SOLE (30 gen.-16 mar.)

 

l  Racconti.

l  Sperimentiamo con il sole.

l  Costruiamo una maschera con il materiale di scarto

l  La forza dell’aria.

l  Il depuratore

l  Lavoretto per il papà

l  Prematematica: ....................................................................................

l  L2, le avventure di Hocus e Lotus:

(piccoli) Mud. (medi & grandi) ..........................................

l  RELIGIONE: I nostri Santi.

l  Laboratorio pomeridiano.

l  Con i bambini del nido:.............................................................................................................

 

 DOVE HANNO NASCOSTO LE UOVA RINO E SCOTTY?  (10 mar.- 4 apr.)

 

l  Racconti.

l  Lavoretto di Pasqua.

l  Usciamo a cercare le uova.

l  Prematematica:......................................................................................................................

l  L2, le avventure di Hocus e Lotus:.

(piccoli) The magic box.. (medi & grandi) ..........................................

l  RELIGIONE: Don Osvaldo ci parla della Pasqua.

l  Laboratorio pomeridiano.

l  Con i bambini del nido:.............................................................................................................

 

 SOTTO LE ZOLLE. (10 apr.- 1 giu.)

 

l  Il regalo di Rino e Scotty (semi)

l  Racconti.

l  Per la mia mamma.....

l  Il bosco si risveglia.

l  Incontriamo ancora la guardia forestale.

l  Prematematica: ..........................................................................................................................

l  L2, le avventure di Hocus e Lotus:

l  (piccoli) Rat's treasure. (medi & grandi) ..........................................

l  RELIGIONE: Maria mamma di tutti.

l  Laboratorio pomeridiano.

l  Con i bambini del nido:.............................................................................................................

 

 

 

 

 

 

       TRA L’ALBERO ROSA E QUELLO AZZURRO C’E’ FESTA. (4 giu.-29 giu.)

 

l  L’escursione allo stagno.

l  Una macedonia di frutta estiva.

l  Canti e filastrocche.

l  Prepariamo la festa di fine anno.

l  RELIGIONE: ringraziamo per l'anno trascorso con una celebrazione.

 

 

       GIOCHI D'ESTATE. (luglio.)

 

l  Uscite all'aria aperta

l  Giochi di gruppo.

l  Canti e filastrocche.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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