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UE Consultazione pubblica "Scuole per il XXI secolo"
SOMMARIO DELLE DOMANDE E SINTESI DELLE RISPOSTE INVIATE 1. Come organizzare le scuole in modo che possano fornire a tutti gli studenti la serie completa delle competenze di base?
Elevando l’obbligo e la gratuità dell’istruzione fino al diciottesimo anno d’età. Distinguendo due cicli d’Istruzione, uno primario dove promuovere, sviluppare e consolidare le competenze di base, e uno secondario articolato in diversi indirizzi dove avviare alla professione con azioni di tutoring e di apprendistato, e preparare all’università. Selezionando il personale docente attraverso una formazione iniziale debitamente valutata e certificata, legandola al reclutamento e alla progressione economica. Motivando il personale in servizio attraverso l’introduzione di una carriera legata a un albo professionale e uno stato giuridico.
2. Come possono le scuole fornire ai giovani le competenze e la motivazione necessarie a rendere l'apprendimento un'attività permanente?
Attraverso una formazione gratuita e continua dei docenti con un modello di progresso didattico fondato sulla long life learning
3. Come possono i sistemi scolastici contribuire ad appoggiare la crescita economica sostenibile a lungo termine in Europa?
Investendo maggiori risorse del PIL, almeno il 6% Premiando i centri d’eccellenza e diffondendo le buone pratiche attivate Responsabilizzando gli operatori e i professionisti della Scuola Legando gli Istituti tecnico-professionali alla ricerca e allo sviluppo industriale eco-sostenibile come alla valorizzazione del territorio Promuovendo una sinergia tra scuola e università
4. Come possono i sistemi scolastici soddisfare in modo ottimale la necessità di fornire equità, di tener conto delle diversità culturali e di ridurre l'abbandono scolastico?
Legando gli istituti professionali gestiti dalle regioni al mondo del lavoro nella realtà geografica della zona di appartenenza. Fornendo la gratuità dell’Istruzione (libri di testo, tasse, spostamenti) Garantendo il servizio scolastico nelle zone a rischio, ad alto flusso immigratorio, disagiate con un diverso criterio per la formazione delle classi Promuovendo il diritto all’inclusione degli alunni diversamente abili Fornendo un raccordo tra le iniziative di tirocinio, stages, formazione promosse dalla UE e le Scuole Garantendo negli edifici scolastici la presenza di laboratori linguistici-multimediali-tecnologici
5. Se le scuole devono soddisfare le esigenze educative di ogni singolo alunno, come si può agire a livello dei programmi, dell'organizzazione scolastica e del ruolo degli insegnanti?
Se un docente didatticamente e culturalmente aggiornato risulta essere un veicolo ottimale per l'apprendimento permanente dei propri studenti, bisogna riformulare i programmi ministeriali alla luce dello sviluppo attuale dei saperi adeguandoli ai frenetici cambiamenti in atto nel mondo, intensificare i rapporti con il sistema aziendale e istituzionale lasciando un monte ore opzionale d’accesso alla professione e adattando i contenuti alle esigenze rilevate, intensificare i rapporti con l'università lasciando un monte ore opzionale specifico per la preparazione all’indirizzo prescelto.
6. Come possono le comunità scolastiche aiutare i giovani a diventare cittadini responsabili, in armonia con valori fondamentali quali la pace e la tolleranza di fronte alle diversità?
Per diventare cittadino responsabile occorre educare ai valori fondamentali del rispetto per le istituzioni e per gli altri. Pertanto risulta necessario sviluppare la conoscenza storica al fine di comprendere i meccanismi alla base delle regole che istituiscono la comunità sociale, nel riconoscimento della propria identità come risultante della multiculturalità del genere umano. Nel legare formazione, selezione e mondo del lavoro bisogna premiare il merito come momento di promozione delle individualità al servizio della collettività e mettere ogni studente in grado di sviluppare la propria personalità a vantaggio della società non creando facile aspettative o consuete delusioni. Nel caso di rifiuto all’istruzione bisogna, comunque, assicurare l’acquisizione del senso civico anche attraverso sistemi di scuole gestite da servizi sociali integrati obbligatori fino alla maggiore età scolastica.
7. Come fornire al personale scolastico formazione e sostegno per affrontare i problemi che si presentano?
Bisogna proporre corsi obbligatori e gratuiti d’aggiornamento per il personale docente (attivabili anche on-line) legandoli alla progressione di carriera con una valutazione certificata.
8. Come possono le comunità scolastiche ricevere la guida e la motivazione necessarie per avere successo? Come possono acquisire la facoltà di evolvere per poter affrontare i cambiamenti a livello delle esigenze e delle domande?
La scuola deve riappropriarsi del ruolo di gestore sociale della comunità, viatico per la realtà lavorativa e culturale. Pertanto deve riottenere un ruolo di formatore della coscienza sociale non creando di gerarchie o barriere ma premiando l’impegno, il merito, le competenze, le abilità di ciascun alunno finalizzate al progresso della società intera, garantendo il diritto gratuito all’struzione.
Roma, 15 dicembre 2007 |