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Creato da:............ il 04/12/2004
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Commenti al Messaggio N° 81
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Messaggio N° 81 | 23/05/2005 - 17:47:58 |
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Mi sa che anche se chi tradisce è soltanto un amico, la delusione che ne deriva può essere molto grande...
"Riconoscendo il tradimento e passando oltre, il perdono
toglie all'amore il suo aspetto più infantile, che è l'ingenuità e
l'incapacità di amare se appena si annuncia un profilo d'ombra. [..]
Anche quando vorremmo sinceramente perdonare, scopriamo che proprio non
riusciamo, perchè il perdono non viene dall'Io, che si mantiene vitale
solo grazie al suo amor proprio, al suo orgoglio, al suo senso
dell'onore. E allora forse, meglio del perdono, che probabilmente è
pratica insincera, a me sembra più costruttivo percorrere il sentiero
del reciproco riconoscimento, dove chi ha tradito deve
reggere la tensione senza cercare di rappezzare la situazione e, con
brutalità cosciente, deve al limite rifiutare di rendere conto di sè. [..]
Lo stimolo creativo presente nel tradimento dà i suoi frutti solo se è
l'individuo tradito a fare un passo avanti, dandosi da sè una
spiegazione dell'accaduto". |
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Inviato da phiIalethes
il 23/05/05 @ 18:09
via WEB
Ciao .... xxxxxx .... ho un differente approccio al tradimento
comunemente detto .... Hillman compreso, anche se, si dice pentito
della sua professione e s'avvicina alla filosofia, resta sempre un
imprintato che ha semplicemente riconosciuto l'origine della sua
scienza e continua ad esercitarla con altri strumenti .... il mio
approccio al tradimento è semplicissimo ---- nell'appartenenza, non
esiste proprio ----- in tutti gli altri casi la reputo una fuga
dall'impegno sociale assunto in maniera impropria, coercitivamente per
se medesimo ---- quindi il cosidetto tradimento non è altro che un
disvelarsi in maniera illuminante su ciò che si è effettivamente, ed è
estremamente stimolante coglierne i percorsi del pensiero di chi ha
"tradito" l'altro ma non se stesso ....... la delusione è di chi
erroneamente pensava di coercere il "traditore" all'interno del proprio
pensiero, temporalità compresa ..... tutto si muove ed evolve, tranne
chi coerce e la materia inerte .......
(Rispondi)
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Inviato da il 24/05/05 @ 10:21
via WEB
Caspita Phil, è sorprendente questa prospettiva secondo la quale sembra
addirittura ribaltarsi la situazione: immagino siano pochissimi quei
"coraggiosi", che dichiarino di essere d'accordo con te... :-)
(Rispondi)
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..
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Inviato da phiIalethes
il 24/05/05 @ 11:02
via WEB
Ciao .... xxxxxx .... (supplemento esplicativo) .... mi rendo
perfettamente conto che il mio esposto non rientra nel naturale
principio di piacere, ma solo in quello basato sul possesso, ossia si
vorrebbe possedere il sentimento dell'altro in una sorta di scambio, ed
è questo scambio che; difficilmente è paritario o meglio equipollente,
ossia ciò che va bene a me trova medesima valenza in ciò che va bene
all'altro .... difficilmente si perviene a questo equilibrio su
concetti che non appartengono perchè sono sociali ---- essendo
coercitivo questo possesso, non mi coglie, ed ho sempre l'esigenza di
capire profondamente i comportamenti innati .... non sempre sono
corretti nell'interazione con l'altro .... va da se che è faticoso
andare contronatura, quindi le mie fatiche sono si volte a tutti ... ma
realizzate solitamente con chi presumo sappia cogliere ed apprezzare
....... difficilmente la verità ha molti compagni, solitamente è ....
solitaria .....
(Rispondi)
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....
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Inviato da il 24/05/05 @ 11:17
via WEB
Ti confesso che non m'attrae particolarmente quest'idea di "verità
solitaria", anche se capisco perfettamente quanto asserisci: mi viene
in mente però, a tale riguardo, il testo di una canzone che ho sentito
ieri sera al concerto; ora provo a rintracciarla in rete, e poi magari
ne faccio un nuovo post... ;-)
(Rispondi)
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