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Pensiero,
io non ho più parole.

Ma cosa sei tu in sostanza?

Qualcosa che lacrima a volte,
e a volte dà luce.

Pensiero, dove hai le radici?

Nella mia anima folle
o nel mio grembo distrutto?

Sei così ardito, vorace,
consumi ogni distanza;
dimmi che io mi ritorca
come ha già fatto Orfeo guardando la sua Euridice,
e così possa perderti
nell'antro della follia.