Pensa, uomo civile, che sei l'ultimo uomo rimasto
sulla terra e pensa: tutti i diamanti sono tornati sassi, sei il re
dell'America e della Russia, con le sterline puoi pulirti il culo
ma perchè mai dovresti pulirtelo, per uno scrupolo verso i vermi? E
come il fallo cerca la vulva assente, la tua lingua va in cerca di
un orecchio, metti la maschera d'oro di Agamennone e ti guardi allo
specchio, ma non ti parla, cerchi la sfinge, ma non ti fa domande,
leggi i giornali vecchi per ritrovare la voce immonda della razza
scomparsa, avara, ipocrita, assassina e ladra, ma almeno ti
parlava, non come adesso, ti mentiva, ti odiava, ti dileggiava, ma
ti parlava e a volte ti ascoltava, rimpiangi il giudice, lo sbirro,
il boia, che erano te specchiato con la maschera, ma quelle labbra
d'oro ti parlavano, non come le ricchezze della terra che senza le
parole sono polvere ceneri, cenci, sassi, carte e metalli, puoi
fare quel che vuoi, chi è solo è morto. Ma quell'uomo civile che
era l'ultimo uomo rimasto sulla terra si mise sulla faccia la
maschera di Agamennone e si sdraiò nel sepolcro a Micene sperando
che Qualcuno lo vedesse
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