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In quel tempo che; non usavo la carta di credito, andavo sovente da solo, a guardare l'alba Era  l'unico appuntamento che non sommuoveva la mia fragilità, sapevo che il sole completava la sua parabola e andavo come sempre a riempirmi gli occhi di luce e di stupore. Erano gli anni in cui rimiravo gli alberi senza volerli comprare, quando la primavera non aveva prezzo e la terra era di tutti. In quel tempo chissà, mi sarei innamorato di te a prima vista t'avrei seguito a piedi, e avremmo fatto l'amore sulle sponde del rio, sotto un ponte, in un'isola, in una stazione abbandonata, in una piazza bevendo acqua di pioggia e mangiando il cibo delle colombe. Non avevo nessun vizio allora, ne cattive intenzioni, nessun peso nel corpo, nessun debito nell'anima. Mi sarei smarrito nell'azzurro del tuo sguardo, come un bimbo in una spiaggia piena di gente distratta. Sarei partito avvinghiato ai Tuoi seni, fino al confine del Tuo sesso, fino al fondo del Tuo amore. Mi sarei installato nel tuo cuore come un passero nel suo nido, come un sogno nel sogno, come una radice nel suolo. Mai avrei immaginato poi, che quella pelle di seta pura, quel viso leggiadro che qualsiasi la madre vorrebbe per suo figlio. Fosse in vendita, come un vestito, un profumo, un paio di ciabatte. Allora non avrei accettato la Tua meravigliosa offerta di farfalla notturna, che volteggia nei miei pensieri e si posa sulla mia bocca malinconica Però oggi, in questa fredda notte autunnale, mi offri per un ora il calore del Tuo corpo in fiore, per un sorriso, non ci ho pensato due volte, non ci penso. Ti seguirò a piedi, lentamente, discretamente, prudentemente, ansiosamente... hasta tu lecho.