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Una volta ti dissi: non arrabbiarti amore s’io sono diversa. Forse sono una colonna di fumo ma la legna che sotto di me arde è la legna dorata dei boschi e tu non hai voluto ascoltarmi. Guardavi la mia pelle candida con l’incredulità di un sacerdote e volevi affondarvi il coltello e così la tua vittima è morta sotto il peso della tua stoltezza o malaccorto amore. Prendevo in giro l’ebrietà della forma e sapevo che ero di lutto eppure il lutto mi doleva dentro con la dolcezza di uno sparviero. Quante volte fui scoperta e mangiata quante volte servii di pasto agli empi e anche tu adesso sei empio o mio corollario di amore. Dov'è la tua religione per la mia povera croce? Una volta ti dissi: non arrabbiarti amore