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Merlara      Martedì 11 Febbraio

 

 

 

 

 

 OBIETTIVO:

-         prendere consapevolezza del proprio modo di comunicare;

-         comprendere il significato della comunicazione;

-         acquisire strumenti concreti per migliorare la propria capacità comunicativa.

 

La parabola del Seminatore

Dal vangelo di Marco 4,1-9

 

         1 Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva. 2 Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: 3 “Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare. 4 Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. 5 Un’altra cadde fra i sassi, dove non c’era molta terra, e subito spuntò perché non c’era un terreno profondo; 6 ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò. 7 Un’altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. 8 E un’altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno”. 9 E diceva: “Chi ha orecchi per intendere intenda! ”.

 

 

 

Parte        Accoglienza

 

Nella prima parte si è posta  l'attenzione nel modo di comunicare con i partecipanti di un'assemblea, di un incontro, ecc.

In questo noi abbiamo posto un animatore il quale, con il suo modi di accogliere gli educatori che venivano all'incontro si sentissero a suo agio nella stanza.

Per fare questo si è cercato di fare attenzione a :

il luogo dell’incontro: dove essere accogliente, preparato in partenza con sedie in cerchio, pulito e adatto a contenere il numero di persone partecipanti;

il materiale: preoccuparsi per tempo di avere a disposizione il materiale necessario per la riuscita dell’incontro: fotocopie, penne, fogli per appunti, lavagna luminosa, cartelloni, pennarelli, ecc…

accoglienza iniziale: far accomodare i partecipanti, salutarli e ringraziarli per la loro partecipazione;

dichiarazione obiettivi dell’incontro; l’educatore guida sottolinea che questo incontro è finalizzato a migliorare le capacità comunicative non solo con i ragazzi dei nostri gruppi ma in generale con tutte le persone con cui si entra in relazione.

richiesta di partecipazione e coinvolgimento di tutti;

eventuale organizzazione di un momento finale di festa  per tutti.

  

2° Parte        Preghiera

E stato proposto di iniziare l'incontro dividendoci in gruppi di 4-5 persone e leggendo assieme il brano del Vangelo di Marco 4,1-9, per pregare e confrontarci in gruppo co il modo di comunicare di Gesù.

In gruppetto :

Iniziare con un breve istante di silenzio per creare il clima;

una persona legge i brano, gli altri ascoltano attentamente;

un momento di silenzio per riflettere personalmente;

ci si confronta su:

che cosa mi comunica questo brano del vangelo;

quali sono le caratteristiche del modo di comunicare e di invitare alla comunicazione di Gesù (cosa mi colpisce, quali strumenti e attenzioni usa?)

 

  

 

Parte        Il significato della comunicazione

 

Nella definizione della parola COMUNICAZIONE data dal dizionario Le Monnier leggiamo:

·        partecipazione,    trasmissione.    Nell’ambito    delle   scienze   del comportamento e della teoria dell’Informazione, il processo consistente nello scambio dì messaggi tra individui o sistemi.

Negli anni ‘70 alcuni studiosi hanno cercato di ‘sezionare’ questo processo. Hanno

visto che ogni comunicazione è composta da

-         una sintassi

-        una semantica

-        una pragmatica.

Tralasciando i primi due aspetti, si sono occupati della pragmatica, ossia di come

avviene in pratica la comunicazione. Hanno cercato di riassumere i risultati di tali

osservazioni in alcuni assiomi.

 Il primo dice:

NON SI PUÒ’ NON COMUNICARE. TUTTO E’ COMUNICAZIONE.

Un altro assioma dice:

LA COMUNICAZIONE AVVIENE A DIVERSI LIVELLI: VERBALE, PARAVERBALE, NON VERBALE.

 

 

  

 

FEED-BACK

 

E’ l’informazione di ritorno. 

Distinguiamo due situazioni:

1.  Siamo noi educatori ad emettere un messaggio e i ragazzi sono  i riceventi.

Spesso siamo attenti a ciò che dobbiamo dire. per la nostra attività e non facciamo caso ai segnali diretti e indiretti che essi ci inviano come risposta (possono essere di stanchezza, di Indifferenza, richieste di aiuto, di vicinanza e di  affetto,  di  attenzione,..). Comunicare  responsabilmente  significa  avere consapevolezza dell’intero processo della comunicazione e quindi fare tesoro delle informazioni di ritorno da parte dei ragazzi. Il più delle volte, se non riesco a trasferire al ragazzo un contenuto, devo cambiare il mio modo di comunicare...non è detto che sia il ragazzo a non capire...

2.  Il ragazzo ci invia un messaggio secondo il suo codice (“Non voglio chiedere soldi a casa. fanno sempre, un sacco dì storie). L’educatore raccoglie quanto detto e lo decodifica; cerca quindi dì giungere ai significati e alle sensazioni dì cui quel messaggio è intriso (probabilmente in questo caso si tratta  di incomprensione). Nella sua risposta di feed-back l’educatore dovrebbe tenere conto di questo sentimento: “Vorresti che ascoltasse di più le tue esigenze?’.

 

Possiamo elencare alcune caratteristiche per un feed-back efficace:

Ø      Descrive e non valuta,  focalizza  l’attenzione su  cosa  la  persona fa  e  non  su come è (‘Non riesci a rimanere seduto” piuttosto che “Sei agitato”);

Ø      È specifico,  si riferisce al qui ed ora (Sei arrivato in  ritardo” piuttosto che “Sei sempre in ritardo”);

Ø      Va cercato il momento giusto;

Ø      Deve sempre ammettere la possibilità di cambiamento;

Ø      Non  deve  mai  essere  usato  come  mezzo  per  “scaricarsi”  o  per  attaccare l’altro...occorre sempre chiedersi se sia utile al trasmettitore o al ricevente...

 

Per concludere abbiamo chiesto ai partecipanti di dire una parola chiave per riassumere quanto quanto scoperto nell'incontro.

e poi ci siamo lasciati ad un momento di "FESTA" tutti insieme .

 

 

N:B. Per un maggiore approfondimento inseriamo il materiale che la diocesi di Padova a messo a nostra disposizione (clicca su  Snopy!).