Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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  25-26 giugno 2011 - Moto ma non solo :)
VENETO: ritorno sui MONTI LESSINI
Contatore delle visite dal 29/12/2009:       

Avevamo detto che saremmo tornati sui monti Lessini... nel report del viaggio precedente scrivevamo: "Ora la nostra destinazione è Molina, paese presso il quale vi è il Parco delle Cascate: la nostra intenzione sarebbe di visitarlo, i tre itinerari proposti sono da mezz'ora, un'ora e due ore, tuttavia non abbiamo l'abbigliamento adatto, la giornata è calda e camminare sino all'ingresso del parco per un sentiero molto assolato con gli indumenti da moto è un buon motivo per rimandare la visita a quando avremo vestiti più leggeri e un paio di litri d'acqua, ci torneremo per una gita dedicata solo al parco, ipotizziamo per giugno una partenza sabato pomeriggio, pernottamento a Molina, visita del parco la mattina, pranzo e rientro domenica pomeriggio".

Ebbene, così è stato: venerdì 24 sera, dopo consultazione del sito del Parco e individuazione di un B&B, telefonata e invio SMS con i nostri dati per prenotare una stanza; sabato 25 in tarda mattinata, appena la Gegeniglia è rientrata dal lavoro, abbiamo riempito dell'indispensabile le borse laterali e siamo partiti alla volta di Molina, raggiunta facilmente in un paio d'ore con il consueto trasferimento autostradale sino a Peschiera d/G (con sosta autogrill), superstrada per Affi, deviazione per Sant'Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cairano e su per la val di Fumane (o meglio, il progno di Fumane, la toponomastica della Valpolicella è inconsueta) sino a Molina, dove parcheggiamo temporaneamente davanti al B&B Molina: entriamo e... sorpresa 1: il proprietario ci accoglie con un caloroso "Antonio? piacere, sono Giuseppe!", sorpresa 2: sulla parete dell'ufficio sono appese diverse giacche tecniche da motociclismo!

 


Visualizza 20110625 Lessinia e Monte Baldo in una mappa di dimensioni maggiori

Giuseppe TotoloE qui vi presento Giuseppe Totolo, proprietario del B&B Molina e non solo, citando l'articolo del 28 febbraio 2010 su "L'Arena", quotidiano di Verona: "Giuseppe Totolo ha un'esperienza più che trentennale nel campo del design. Prima ha lavorato come dipendente per grosse aziende italiane, diventando capo designer di «griffe» come Acon Mash, Ritt blue jeans, Clover, Axo, Alpinestars. Questa attività gli ha permesso di creare una fitta rete di contatti internazionali. Quindi ha scelto l'attività libero professionale e ha creato uno studio a Molina, dove abita, dal quale attraverso internet è in collegamento con tutto il mondo. Tra le sue creazioni di successo si possono ricordare le collezioni sportive realizzate per la Harley Davidson, tute e abbigliamento per motociclisti, le divise da moto della polizia tedesca, i guanti Reusch usati dai campioni dello sci alpino. «Grazie all'esperienza accumulata», spiega Totolo, «ho numerose opportunità, che arrivano soprattutto dai mercati esteri, mentre in Italia il settore è un po' chiuso. Propongo soprattutto il disegno e nuove strategie nella filiera dell'abbigliamento...".

Giuseppe è Chief Designer e Business Ambassador della società cinese Taian Dongsheng Clothing Co. Ltd, per cui disegna capi che vengono realizzati per il mercato orientale (ma non solo) con il marchio Moto-Boy, e collabora ancora con le aziende per cui ha precedentemente lavorato come dipendente, principalmente Clover. A causa della flessione del mercato causata dalla persistente congiuntura economica, qualche anno fa ha adibito alcuni appartamenti a B&B, per una disponibilità di una quindicina di posti in diverse tipologie, con ampie possibilità di permanenza essendo dotati i locali di cucina, frigorifero ed anche lavatrice, e porta avanti con entusiasmo e crescente perfezionamento anche questa attività in un territorio che offre grandi potenzialità turistiche: basti dire che il Parco delle Cascate richiama cinquantamila visitatori all'anno, che per un paese di poco più di cento abitanti è un gran numero. Giuseppe ha ovviamente un occhi di riguardo per i motociclisti: ci ha fatto parcheggiare la moto proprio sotto l'ingresso del nostro appartamento (Molina è ZTL riservata ai soli residenti), ci ha messo a disposizione un grazioso appartamento su tre livelli (rialzato soggiorno-cucina. primo piano camera matrimoniale, secondo piano mansardato camera matrimoniale più un letto e bagno) e la mattina del 26 ci ha fatto trovare una ricchissima colazione già imbandita al rialzato: nei suoi progetti c'è quello di realizzare una sala colazione comune e di offrire servizi per la fruizione del territorio: ne terremo conto e lo ringraziamo per la disponibilità e la simpatia che ci ha riservato.

Una chicca su Molina che Giuseppe ci ha rivelato: il paese è stato il set cinematografico in cui è stato girato lo spot Enel del 2010, con la stupenda colonna sonora di Ennio Morricone da "C'era una volta il West" e quell'altrettanto interessante faccia "anni '50" di un attore francese che impersonava l'operaio Enel intento a portare la luce elettrica in un paesino. Gli stessi abitanti di Molina hanno fatto da comparse.

Un'altra chicca-suggerimento che abbiamo accolto e divulghiamo volentieri: provate la cucina della trattoria Du Scalini, lasciatevi coinvolgere da gustosi sapori antichi e dalla cordialità di una conduzione familiare. Noi siamo stati assolutamente conquistati, a cena, dalla Pastisada de Caval con polenta, uno spezzatino di carne equina ricco di condimento.

Ma torniamo alla nostra gita: dopo esserci sistemati al B&B nel primo pomeriggio, abbiamo optato per la visita immediata al parco: malgrado la Gegeniglia fosse in piedi dalle 5.40 (sì, del mattino...), era riuscita a schiacciare un pisolino in autostrada e quindi si è sentita pronta ad affrontare l'escursione. Il Parco delle Cascate, ovviamente, è in pendenza, se no di che cascate si tratta? Da Molina un sentiero percorribile in una quindicina di minuti porta all'ingresso del parco, e la visita deve essere compiuta preferibilmente in salita per godere dei flussi delle acque, quindi un altro sentiero tortuoso nel bosco ci porta, se non proprio a fondovalle, molto più in basso dell'ingresso, e da lì si risale.

 
Fare click per scaricare la mappa HiRes Probabilmente la mattina il versante è più soleggiato e il bosco è più luminoso, ma anche alle 16 si gode di una bella luce di sottobosco. Percorrendo i sentieri e le passerelle, le distanze risultano essere inferiori a quello che sembrerebbe dalla cartina, ed alla fine abbiamo optato per il Percorso Nero (da due ore) che permette di raggiungere anche un punto panoramico sulla valle e la cosiddetta "grotta delle tette more", a prezzo però di un tratto in salita abbastanza arduo. Il percorso va comunque affrontato con abiti adatti, scarponcini da trekking (male che vada scarpe da tennis, ma non infradito...) e una scorta d'acqua

Panorama del progno di Fumane

il Pozzo dell'Orso       la Grotta delle Tette More       la Cascata Verde

E la moto? Domenica 25, dopo aver salutato Giuseppe, abbiamo percorso la strada che da Breonio riscende verso San Giorgio di Valpolicella passando vicino a Forte Masua, uno dei cinque forti realizzati da Radetsky, dei sette che desiderava per difendere la val d'Adige. Una volta scesi abbiamo percorso la SS12 "del Brennero" fino a raggiungere la Chiusa di Ceraino, dove sorgono i resti del forte detto Chiusa Veneta. La strada corre nella gola ove scorre l'Adige, gola che contrasta alquanto con l'ampiezza della val Lagarina a monte e la pianura che si apre a valle, in uno scenario decisamente inconsueto.

Col senno del poi sarebbe forse stato più spettacolare, da Molina, salire a Fosse e da lì scendere a Brentino Belluno per un'ardita strada a tornanti, ce lo segnamo per una prossima volta, quando ripercorreremo Passo Fittanze della Sega in salita anzichè in discesa come due mesi fa. Percorriamo avanti e indietro la gola (non ci sono molti ponti per passare l'Adige) e torniamo nei pressi di Sant'Ambrogio per passare sulla riva destra e seguire le indicazioni per Caprimo Veronese e la successiva Spiazzi, dove sorge il Santuario della Madonna della Corona in posizione incredibilmente panoramica e strapiombante. La SP8 Caprino-Spiazzi evoca rombi di motore perchè vi si corre annualmente la Cronoscalata Automobilistica. Il tracciato in salita è molto divertente e, come tale, sfruttato anche dai centauri locali per evoluzioni al limite ed anche oltre il limite del legale. Al di là dell'autovelox (azzurro e non come di consueto arancione) tarato a 70 km/h a Vezzane, proprio in questo mese di giugno si è sollevato un gran trambusto (pubblicato da L'Arena) su un'ordinanza (poi ritirata) del Sindaco di Caprino che chiudeva la strada dalle 00 di sabato alle 24 di domenica a tutti i motocicli, provvedimento indubbiamente semplice da pensare, meno da implementare (dove sarebbero i cartelli che vietano il traffico?) e a nostro modesto avviso eccessivamente draconiano se non incostituzionale: un Sindaco non può avere potere su una strada provinciale, nemmeno per il tratto che attraversa il proprio comune, e ad ogni modo non si può e non si deve colpire in modo indiscriminato una categoria quanto mai varia che comprende anche noi che pratichiamo il moto-turismo (e contribuiamo a questo settore dell'economia locale) soltanto per arginare un fenomeno deteriore dovuto a pochi scriteriati.

Parcheggiata la moto a Spiazzi, abbiamo quindi raggiunto il Santuario della Madonna della Corona attraverso ripide scale pedonali, per una breve visita; la salita non l'abbiamo affrontata: ad intervalli di mezz'ora un pullman urbano percorre il tracciato da Caprino al Santuario per strada non aperta al traffico privato, vi consigliamo di approfittarne! Il Santuario è meta di pellegrinaggi di intensa devozione, i pellegrini salgono a piedi dalla Val d'Adige attraverso ripida mulattiera e compiono altri atti di prostrazione all'interno del Santuario. In una piccola sala sono conservate le tre salme, mummificatesi naturalmente, di tre eremiti che qui vissero.

Il resto del tour è senza storia. da Spiazzi siamo scesi a Garda, sulla sponda del lago omonimo, e dal fresco del Monte Baldo abbiamo incontrato la calura e il traffico dei vacanzieri: un tentativo di visitare Lazise si è scontrato con la stanchezza che in fondo si era accumulata, ed abbiamo ripreso la via di casa, ma come sempre è stata una gran bella gita!

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